Trattare con il web non è facile. L’errore è sempre in agguato. Bisogna stare più che attenti. Il caso del portale www.verybello.it, con i suoi errori grossolani, primo fra tutti il geolocalizzatore impazzito che dava Asti in India, avrebbe dovuto far riflettere. Invece…
Invece ci siamo ricaduti. Qualche settimana fa è stata presentata in grande spolvero l’iniziativa MonferratoExpo2015, una sinergia tra Astigiano e Alessandrino che fa da ponte tra le plaghe piemontesi e la kermesse mondiale che aprirà i battenti il primo maggio a Milano. Il tema è rilanciare e valorizzare il territorio. Okkei. Collegato c’è anche un sito Internet: www.monferratoexpo2015.com: dalle feste, agli itinerario, dalle manifestazioni, alle ricette gastronomiche e anche testimonial che parlano del Monferrato.
Ma, come ha segnalato Gianluca Morino, produttore vinicolo astigiano e presidente dell’associazione che raggruppa i produttori del Nizza, pregiato cru della Barbera d’Asti, sulla sua pagina Facebook, se uno sbaglia e invece di .com digita .it, apriti cielo! Si apre un portare (cliccate qui) il cui slogan tutt’altro che velato è “sesso e simpatia for free“… insomma un sito di incontri hot.
Un disguido, certo. Ma vaglielo a spiegare ai turisti. Forse è un po’ tardi ma urgerebbe correre ai ripari. Magari cambiando dominio, o facendolo cambiare a quelli degli speed date hot.
Intanto sulla rete si è scatenata l’ilarità. C’è chi sospetta sia una cosa voluta, chi accusa quelli di MonferratoExpo2015 (dietro ci sono Regione Piemonte. Provincie di Asti e Alessandria, Comuni, città e enti turistici) di pressapochismo, chi ricorda che «…tutto sommato ci sta, visto che a quanto dicono i giornali l’Expo di Milano richiamerà, con milioni di turisti, anche centinaia di squillo».
Ironia e sarcasmo a parte resta l’amarezza per un incidente che poteva essere evitato con un po’ di attenzione.
SdP
 e… appuntamenti hot (.it)){kind=link}
quando si registra un dominio si registrano tutte le estensioni più comuni, al costo di una decina di euro ciascuna, proprio per evitare simili incidenti (che di solito non sono incidenti ma fake costruiti ad arte). A meno che non ci sia stato un attacco di hacker (attendiamo comunicato ufficiale) questa operazione elementare non è stata fatta. Sarebbe roba da dilettanti allo sbaraglio, ma di sicuro c’è un’altra spiegazione. Peccato perché l’idea di lanciare finalmente una comunicazione come Monferrato superando gli ormai ridicoli confini provinciali (ridicoli almeno sotto questo aspetto) era buona e, per quanto strano, innovativa. Intanto ricevo dal consorzio vini d’Asti e del Monferrato un comunicato che annuncia un evento al vinitaly che recita così: “Una nuova identità, una nuova mission: identificare ancor di più il territorio di Asti con il suo vino simbolo, la Barbera”. Bene. Siamo daccapo.