Vino export e web. Dalla Regione Piemonte fondi Ue per l’estero. Da Unioncamere e Google esperti per navigare meglio in Internet

inserito il 3 Giugno 2013

Poco più di 7,5 milioni per promuovere il vino all’estero e una task-force di borsisti esperti in social network per insegnare alle aziende vinicole, ma anche a quelle dell’enomeccanica e di altre eccellenze piemontesi, a comunicare al meglio su Facebook e Twitter.

Il Piemonte sembra non starci a fare la figura della cenerentola, in questo periodo di vacche magrissime e, attraverso enti pubblici e mega factory del web, dà l’assalto ai mercati. O almeno tenta di farlo.

Il primo progetto è annunciato dalla Regione Piemonte. Recita una nota ufficiale che: «L’Assessorato regionale all’Agricoltura attiverà anche per l’annualità 2013/2014  la misura “Promozione Paesi terzi” nell’ambito dell’OCM vino».

Insomma ci sono soldi a disposizioni di aziende o consorzi che abbiamo idee e progetti per far conoscere il vino piemontese all’estero. Non è una novità, ma è una novità, e non è poco, che si siano trovati i soldi (Ue) per farlo.

Spiega ancora la nota regionale che «Potranno presentare domanda le aziende (singole o associate) e i consorzi di tutela. I fondi comunitari per la stagione 2013/2014 riservati al Piemonte ammontano ad un totale di 7.694.372 euro. la misura “Promozione Paesi terzi” si pone quale obiettivo finale il miglioramento della competitività dei vini di qualità dell’Ue sul mercato globale attraverso campagne informative pubblicitarie ad ampio spettro, favorendo le iniziative collettive frutto di sinergie tra soggetti e territori, sostenendo prioritariamente micro, piccole e medie imprese, maggiormente bisognose di supporto nell’affacciarsi sul mercato. La Regione Piemonte, e nello specifico l’Assessorato all’Agricoltura, negli anni ha costantemente attivato la misura promozionale prevista dall’OCM vino, incrementando nel tempo le risorse a disposizione delle aziende: dai 300 mila euro della campagna 2008/2009 ai 10,4 milioni di euro della campagna 2012/2013».

Le aziende vitivinicole e i consorzi di tutela avranno tempo a presentare i progetti informativo-promozionali fino al termine ultimo del 28 giugno 2013.

Il commento, ovviamente soddisfatto, dell’assessore regionale alle Politiche agricole, Claudio Sacchetto: «Oltre 7,5 milioni rappresentano una cifra di rilievo per poter sostenere concretamente le realtà vitivinicole piemontesi che hanno intenzione di lanciare progetti promozionali sui mercati dei Paesi extra Ue. Nell’annualità 2012/2013 l’Assessorato, mediante la misura “Promozione Paesi terzi”, contribuì a finanziare 32 progetti coinvolgendo l’intero comparto e la totalità delle denominazioni, i progetti sostenuti coordinarono azioni sui principali mercati importatori: Usa, Cina, Russia, Brasile, sud-est asiatico, Giappone e Canada. La volontà è quella di ripetere il buon risultato raggiunto nel corso della precedente stagione. Il Piemonte, negli ultimi anni, nell’ambito dell’OCM vino, ha rappresentato la regione che maggiormente in Italia ha investito risorse nella promozione, convinto dell’ottima qualità di base del prodotto, conscio nel medesimo tempo della necessità di saper trasmettere l’eccellenza ai Paesi potenzialmente interessati. Anche in questa annualità le aziende avranno a disposizione un importante strumento per migliorare la propria competitività sui mercati esteri».

Quanto al secondo progetto, quello legato al web, è organizzato dall’Unioncamere, l’organo centrale delle Camere di Commercio italiane (presidente è il monregalese, Ferruccio Dardanello) in collaborazione con il motore di ricerca Google che ha messo a disposizione alcune borse di studio per giovani ricercatori esperti di Internet e socialmedia.

È nato così il progetto “Distretti sul web” che, per sei mesi, fornirà ai distretti industriali in varie regioni d’Italia la possibilità di avvalersi della consulenza di questi esperti. I destinatari di queste web-consulenze sono le piccole e medie aziende (ma ne avrebbero bisogno anche i grandi gruppi) che spesso non hanno accesso alla Rete e lo hanno in modo approssimativo e discontinuo.

Per quanto riguarda il Piemonte il distretto prescelto è quello dell’alimentare e delle bevande che fa riferimento alla zona di Canelli e Santo Stefano Belbo, a cavallo tra Sud Astigiano e Cuneese. La presentazione ufficiale dell’iniziativa dovrebbe svolgersi a settimane in quel di Alba.

Il lavoro dei “ragazzi di Google” non sarà facile. Dovranno vedersela con la spiccata ritrosia delle aziende piemontesi alle innovazioni ancora da loro non comprese a fondo, come Facebook o Twitter che da molti sono ancora considerati alla stregua di balocchi per adolescenti. Comunque sia è importante che si cominci a far suonare certi campanelli. Magari qualcuno si sveglierà.

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)

 

 

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