È un primo scorcio d’estate 2021 denso di attività per il mondo del vino piemontese. Diamo qui una sintesi delle iniziative che si svolgono già in questi giorni.
Il primo e il 2 luglio 2021, domani e dopodomani, a Mombaruzzo, nell’Astigiano, tra i filari dell’azienda vitivinicola Pico Maccario, con il coordinamento dell’Unione Italiana Vini, si svolge “Enovitis in campo“, una sorta di laboratorio dal vivo con la messa in opera delle ultime novità tecnologiche per la coltivazione della vite. C’è anche il supporto del Consorzio della Barbera. Tra le novità che saranno presentate nel corso di Enovitis anche il progetto SISAV – Strumenti Integrati per la Sostenibilità Ambientale del Vigneto per mappare i mutamenti micro-metereologici dei vigneti. Il coordinamento è del Politecnico di Torino con la collaborazione di Università di Torino, Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e Consorzio dell’Asti DOCG e la partecipazione di 17 aziende agricole guidate da giovani viticoltori under 40. Altre info qui.
Ancora domani, primo luglio, a Nizza Monferrato, si svolge l’annuale evento “Nata il primo luglio” dedicato al Nizza docg, alta espressione dell’uva barbera. In programma un aperitivo con i produttori e una cena di gala. Info sul Nizza docg qui.
Sempre per quanto riguarda gli eventi da segnalare la terza edizione di Spumantitalia, rassegna dedicata alla bollicine italiane che si svolge dal 2 al 4 luglio a Garda in provincia di Verona. Hanno aderito i Consorzi dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti e anche dei Vini d’Acqui che tutela Brachetto d’Acqui docg e Acqui docg Rosé. In programma degustazioni e appuntamenti gastronomici. Info qui.
Infine c’è il Consorzio del Roero che ha dichiarato guerra al diserbo chimico presentando ai Comuni della zona di pertinenza consortile un progetto per l’eliminazione delle pratiche chimiche di diserbo. Una scelta di campo importante. Il Consorzio dichiara in una nota ufficiale di avere: “… presentato ai sindaci e alle commissioni agricole comunali una proposta per far inserire nei regolamenti della Polizia Rurale il divieto di utilizzo di prodotti chimici per il diserbo”.
Vedremo quale sarà la risposta di Comuni e soprattutto dei vignaioli roerini.
SdP