Un’iniziativa realizzata in collaborazione tra Comuni e Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti. La denominazione da vitigno aromatico piemontese più brindata al mondo continua a firmare un territorio che rischiava di restare anonimo. Questa volta lo fa con un progetto di turismo sostenibile che merita attenzione. Qui la nota ufficiale che dà conto del primo passo dell’iniziativa a Cossano Belbo, in provincia di Cuneo, uno dei paesi simbolo dell’area del moscato bianco.
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Si è cominciato da Cossano Belbo, nel Cuneese, uno dei Comuni con più superficie coltivata a moscato bianco – il vitigno da cui nascono l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti docg – ma l’idea è di installare colonnine di ricarica per biciclette elettriche, a forma di calici di Asti e Moscato d’Asti, in tutti i 51 Comuni dell’area classica di produzione, compresi tra le province di Asti, Alessandria e Cuneo.
Partner dell’iniziativa, insieme all’amministrazione comunale di Cossano Belbo e ai Comuni che aderiranno, sono il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti e l’associazione dei Comuni del Moscato che sosterranno le spese di realizzazione e di installazione.
Così domenica 22 maggio, a Cossano Belbo, c’è stata l’inaugurazione del primo “e-hub” che comprende quattro colonnine di ricarica con tanto di targa indicativa. Alla cerimonia oltre a sindaci e amministratori comunali della zona con, in rappresentanza della Regione, l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, c’erano produttori vitivinicoli e i vertici dell’ente di tutela
«A breve alla targa che indica le colonnine affiancheremo un tabellone che fornirà ai cicloturisti informazioni sulla coltivazione del moscato bianco e sulla produzione dell’Asti e del Moscato d’Asti» dice il sindaco di Cossano Belbo, Mauro Noè.
Per Stefano Ricagno, vicepresidente senior del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti, il progetto riveste molteplici valenze: «Intanto, insieme alle rotonde e ai cartelli segnaletici nelle vigne, queste stazioni di ricarica elettrica sono il segno di come denominazione firmi e dia identità a un territorio unico al mondo. Da non dimenticare poi l’impegno continuo dei nostri vignaioli che, con il loro lavoro, tutelano un paesaggio sempre più valorizzato dalle nuove mobilità verdi, più sostenibili e rispettose dell’ambiente. E infine, non meno importante, c’è l’attività a favore di pratiche di turismo consapevole che sono a garanzia dei nostri paesaggi».
Infine Alessio Monti, sindaco di Strevi e presidente dell’associazione Comuni del Moscato, auspica che le colonnine siano installate in tutti i Comuni del Moscato: «È un segno di identità positiva che conferma la vocazione dei nostri Comuni a fare sistema a tutela dell’ambiente. Un sistema integrato e sostenibile, a fianco della natura per un turismo verde che deve essere inteso come una realtà di presente e di futuro per i nostri Comuni».