Un partner importante del mondo del vino piemontese per Classico, il festival dedicato alla lingua italiana giunto alla seconda edizione che si svolge a Canelli e in alcuni paesi vicini da giugno a novembre e che, in tema di eventi culturali, si affianca a Collisioni, il festival multi-arte che si svolge a Barolo. Moscato e Barolo per la cultura insomma.
Il partner in questione è la Bosca, una delle storiche Case spumantiere di Canelli le cui cantine fanno parte del circuito delle Cattedrali Sotterranee, la rete di tunnel e gallerie che corre nel sottosuolo della capitale astigiana dello spumante e del moscato, dove ancora aggi si affinano vini e spumanti celebrati in tutto il mondo e da cui è partita la candidatura che ha portato i Paesaggi vitivinicoli piemontesi a diventare il 50° sito Unesco d’Italia inserito nella lista Patrimonio dell’Umanità.
Dicono a SdP Marco Drago e Gianmarco Cavagnino, rispettivamente direttore artistico e direttore organizzativo della rassegna linguistico-letteraria, omaggio al linguista e studioso di Dante, Giambattista Giuliani nato proprio a Canelli nel 1818, che quest’anno affronta il tema della traduzione in e dall’italiano: «La collaborazione con la Bosca ci riempie di orgoglio. Che una grande Cantina canellese, una delle poche ancora rimaste saldamente in mano alla famiglia dei fondatori, creda nel nostro progetto mettendoci a disposizione un importante contributo e la sua sede storica quale scenario suggestivo e stimolante dei nostri eventi, è un segnale che ci fa ben sperare per la crescita culturale e sociale di questa città e dell’intera zona»
Da Casa Bosca è forte il messaggio di identità di vedute con Classico che già lo scorso anno, nel corso della prima edizione, organizzò un evento nelle splendide cantine storiche di via G.B.Giuliani. Commentano i fratelli Pia, Polina e Luigi Bosca, al timone dell’azienda canellese: «I valori di cultura, ricerca e innovazione, collegati al territorio e al paesaggio su cui si basa la nostra storia, sia come famiglia sia come azienda, sono in perfetta sintonia con il “manifesto” di Classico. Per questo abbiamo deciso di supportare una delle iniziative culturali più innovative degli ultimi anni».
Infine annotano ancora Drago e Cavagnino: «Siamo convinti che questa collaborazione tra cultura del vino e cultura della lingua porterà frutti generosi e proficui non solo per Classico, ma per l’intero territorio. È un volano virtuoso che mette insieme cultura e impresa, tradizione e novità, locale e globale».
Le cantine Bosca saranno sede di alcuni eventi di Classico. Il programma dell’edizione 2016 sarà presentato a Milano il prossimo 26 aprile e, in data ancora da definire, a Torino. I particolari saranno resi pubblici nel prossimo mese di maggio, a poche settimane dall’avvio del festival.
Scopo della rassegna è riflettere sul rapporto tra l’italiano e le lingue straniere con traduttori, scrittori, studiosi, musicisti. Si va dai grandi classici alla musica contemporanea, all’arte e al teatro, esplorando non solo la letteratura, ma anche le arti visive e altri mezzi espressivi attraverso eventi e forum che si svolgeranno in Palazzi storici e Cantine vinicole di Canelli e dei paesi della zona. Si parlerà delle traduzioni in italiano di grandi classici come Moby Dick e il Giovane Holden e di come Shakespeare si sia ispirato a un autore italiano, Matteo Bandello, per alcuni suoi capolavori. Tra gli ospiti, il performer Gianni Miraglia, il rapper Frankie Hi-Nrg Mc, lo scrittore Demetrio Paolin, la linguista e docente universitaria Valeria della Valle, i traduttori Matteo Colombo e Ottavio Fatica, la cantante Nada in veste di scrittrice. Ci sarà anche una testimonianza su Umberto Eco del teologo e biblista Paolo De Benedetti.
Ospite speciale del festival sarà il regista Milcho Manchevski, il cui film Prima della pioggia nel 1994 vinse il Leone d’Oro alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia. Verranno proiettati tutti i suoi film in lingua originale sottotitolati in italiano e il regista sarà protagonista di un incontro pubblico con la numerosa comunità macedone di Canelli.
Infine il premio Classico 2016. Lo scorso anno fu assegnato a Diego Bianchi “Zoro”, conduttore tv, quest’anno la rosa di nomi comprende, tra gli altri, Francesco De Gregori (per il suo ultimo album in cui ha tradotto grandi successi di Bob Dylan) e lo scrittore Roberto Saviano per la sua “traduzione” dell’intervista di Bruno Vespa a Giuseppe Salvatore Riina, figlio del boss mafioso Totò Riina.
Info: www.festivalclassico.it – Direzione artistica: Marco Drago (3404718145) – Coordinamento: Gianmarco Cavagnino (3403537530) – Ufficio Stampa: stampa@festivalclassico.it