Dark Mode Light Mode

Vino e Covid. Degustazione “a domicilio” per i Riesling storici di quattro Cantine vinicole: tre altoatesine e, a sorpresa (ma non troppo), una piemontese

La storia si potrebbe intitolare “Riesling mon amour”. Dunque: ci sono tre altoatesini e un piemontese che amano il Riesling così tanto da averne fatto un elemento, non solo di produzione commerciale, ma anche di amicizia e condivisione. Merce rara di questi tempi e soprattutto in un mondo, come quello del vino italiano, estremamente competitivo e poco incline a favorire sinergie e collaborazioni disinteressate.
L’eccezione la fanno le cantine altoatesine Castel Juval, Falkenstein e Kuenhof e la piemontese Ettore Germano di Serralunga d’Alba, nel cuore delle Langhe, che per il 19 giugno hanno organizzato un sorta di degustazione in delivery con la possibilità di ordinare un “pacchetto” di Riesling storici delle quattro aziende e degustarli comodamente a casa propria con la possibilità di seguire sul web un assaggio guidato. Altre info qui.

Insomma tutto in un perfetto stile pandemico dettato dall’emergenza Covid che, nonostante il miglioramento, per fortuna, dei numeri dell’infezione in Italia, ha sdoganato (altra fortuna) modalità di incontro e di promozione che se non sostituiscono gli eventi in presenza, permettono comunque di allargare la platea di appassionati che si vuole raggiungere.
La curiosità è, però, da dove sia nata questa collaborazione tra due aree vinicole così di pregio del Nord Italia, ma così lontane, come cultura e tradizioni. Lo racconta a SdP Sergio Germano di Ettore Germano. «Il fatto è – dice – che alcuni anni fa, al Vinitaly, io che amo il Riesling e lo produco (Herzu è l’etichetta della Ettore Germano, noi ne abbiamo scritto qui) fui incuriosito dal Riesling di un produttore altoatesino. Lo volli incontrare e degustai i suoi vini. Lui fece altrettanto con i miei. Da lì nacque un’amicizia che si allargò ad altri produttori di Riesling con cui prendemmo a incontraci a ogni Vinitaly per confrontare i nostri Risling, ma anche quelli di altre Case vinicole che vinificano questo straordinario vitigno». Un appuntamento fisso che il Covid ha spezzato, visto che il Vinitaly è stato sospeso, ma che ora riprende più allargato di prima. «Per questo – spiega Sergio Germano – si è organizzata questa degustazione a domicilio allargata a tutti gli appasionati di Riesling».
Insomma quando c’è l’amore e la passione davvero non c’è pandemia che tenga.

fi.l.

Add a comment Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Previous Post

Consorzio Barolo e Barbaresco, il 17 giugno c'è il rinnovo del CDA e della presidenza. Verso una riconferma di Ascheri?

Next Post

New media. l'Asti Spumante e il Moscato d'Asti sbarcano su Alexa di Amazon insieme allo chef Alessandro Borghese

Pubblicità