Dark Mode Light Mode

Vinitaly finito e… il mondo del Brachetto parla a più voci e presenta novità nel segno di un vitigno autoctono, autenticamente italiano e che non tramonta mai

7-10 aprile 2019 Verona 53¡ VINITALY - fotografia di Vittorio Ubertone

Inutile girarci intorno, il Brachetto è stato più volte dato per malato, magari anche grave, eppure non è così. Per accertarsene bastava andare al 53° Vinitaly di Verona: allo stand consortile un via vai di appassionati, degustatori, curiosi, giornalisti, blogger e influencer. Insomma tanta gente per un vino che può dare ancora molto. E cosa e quanto può dare ancora al mondo del vino la filiera del Brachetto ce lo hanno spiegato in queste interviste alcuni protagonisti.
Dal presidente del Consorzio, Paolo Ricagno, a Roberto Morossinotto della Bersano, a Gianfranco Santero di 958 Santero, da Stefano Ricagno (Cuvage-Ricossa) a Elio Pescarmona di Tre Secoli, da Maurizio Marino (Beppe Marino) ad Andrea Botto (Pierluigi Botto) a Riccardo Capetta (Capetta-Duchessa Lia). Tutti hanno avuto parlato di prospettive, nuovi prodotti, speranza e futuro. Davvero un buon segnale.
Ecco le nostre interviste che possono anche essere viste sul nuovo blog consortile www.brachettoblog.com

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)
i
mmagini e riprese di Vittorio Ubertone


 

Add a comment Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Previous Post

Vinitaly finito e... Filippo Mobrici (Consorzio Barbera) tira le orecchie al Piemonte del vino: «Siamo fortissimi, ma dobbiamo essere più squadra sennò facciamo poco»

Next Post

Vinitaly finito e... tutto è filato via liscio. La fiera di Verona è diventata vivibile. Ci sono volute 53 edizioni, ma alla fine è (quasi) tutto ok

Pubblicità