Un Filippo Mobrici che non tradisce le aspettative dei lettori di questo blog. Preciso, chiaro, netto nelle interpretazioni del tempo e del periodo che il mondo del vino piemontese sta vivendo il presidente del Consorzio della Barbera non ha mai avuto timore di esprimere il suo pensiero, per scomodo che possa essere.
Così, in questa intervista concessa a SdP, Mobrici parla a trecentosessanta gradi della situazione del vino piemontese, delle dinamiche passate, presenti e future, di quale approccio i produttori, le associazioni di categoria, le istituzioni dovrebbero avere per supportare al meglio un comparto vitivinicolo sempre più strategico sia in campo nazionale sia in campo internazionale. Lo confermano le minacce di dazi e le sanzioni, gli accordi e le partnership decise a favore o sfavore di questo o quel blocco economico e che vedono le agroeccellenze italiane protagoniste nel bene e nel male.
Dunque Filippo Mobrici parla del futuro del vino piemontese con un accenno che merita una sottolineatura: la questione del reddito agricolo. «In qualunque area piemontese o si faccia quello del viticoltore deve essere un mestiere che permetta guadagni dignitosi» dice il presidente della Barbera. Un tema forte che potrebbe, dovrebbe essere perfino tema di una campagna elettorale, o di uno dei tanti forum e convegni a tema enoagricolo.
Qui la nostra intervista a Filippo Mobrici. Buona visione.
Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)
immagini e riprese di Vittorio Ubertone