L’hanno chiamata, con scarsa fantasia, “Come in cantina” ed è un’iniziativa della Regione Piemonte per favorire la distribuzione di vino “alla spina” nei supermercati. Lo scopo è duplice: fornire ottimo vino locale a basso costo e eliminare i rifiuti derivanti dagli imballi sulla scorta di distribuzioni simili già avviate per detersivi, dolciumi, pasta, latte e latticini.
Pochi giorni fa è stato aperto il terzo erogatore fai-da-de di vino in Piemonte. È in provincia di Torino, precisamente al Carrefour di Burolo. Già attivi eno-distributori a Crescentino e Vercelli. Curiosamente non si hanno notizie di erogatori del genere nelle province più vinicole: Cuneo, Asti e Alessandria dove, del resto, il vino sfuso è già distribuito da cantine private e cooperative.
Ha spiegato l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Nicola Ruggiero: «Usare i distributore automatico è semplice: basta prendere la bottiglia di vetro (si compra per un euro al supermercato ndr) e metterla sotto l’erogatore. Il vino scende fino a riempirla, si mette il tappo e il gioco è fatto. Semplicemente una buona bottiglia di vino piemontese DOC di qualità: la bottiglia si compra la prima volta ed è riutilizzabile. Insomma: bere bene senza moltiplicare le bottiglie vuote che finiscono tra i rifiuti. Dopo avere raggiunto obiettivi importanti per la raccolta differenziata in Piemonte – ha aggiunto l’assessore -, ora dobbiamo accelerare sul modo di far diminuire l’uso di imballaggi al momento dell’acquisto».
Gli ha fatto eco l’assessore regionale al Commercio, Luigi Sergio Ricca: «Gli imballaggi in vetro rappresentano circa il 9% dei rifiuti urbani complessivamente prodotti in un anno in Piemonte. Nonostante siano facilmente e totalmente riciclabili rappresentano ancora circa il 5% del rifiuto indifferenziato smaltito in discarica. Da indagini di mercato più del 50% del vino venduto ogni anno in Italia è acquistato nella Gdo, la grande distribuzione organizzata. Con questo progetto la Regione incrementa l’offerta di prodotti disimballati nella Gdo, mettendo a disposizione dei cittadini/consumatori la possibilità di effettuare acquisti in modo eco-sostenibili».
Al progetto “Come in cantina” hanno aderito le catene di supermercati Carrefour, Conad e Panorama, mentre la fornitura dei vini è garantita dalle aziende torinesi Le Guie di Cuceglio e Vinnova srl di Robassomero, insieme alla cantina Aziende Agricole Associate di Calamandrana in provincia di Asti.
Saranno distribuiti solo vini piemontesi doc come Cortese, Barbera, Monferrato Dolcetto e Nebbiolo delle Langhe.
I prezzi si aggirano intorno ai 2/3 euro al litro (3,70 per il Nebbiolo). Prezzi e tecnologia ecologica alla portata di chi non ama o no può permettersi bottiglie già etichettate con vuoto a rendere.
Grazie per la segnalazione del refuso, Adrian. Siamo rimasti nuovamente impallinati dal correttore elettronico che, specialmente se si scrive direttamente sul web, si attiva in automatico. Per il resto sono daccordo con te: il vetro è facilmente riciclabile, a patto, peò, che lo si metta nei contenitori giusti. In caso contrario una bottiglia gettata nel bidone del bio o dell’indifferenziato va presa e rimessa nella linea del vetro con un costo che, tempo fa, il tecnico di un centro di riciclo mi quantificò in un euro tondo tondo. Quanto al vino in distribuzione nei dispenser forse non sarà di annate memorabili, forse (spro con te) sarà un buon vino quotidiano, quello di cui tanti guidaioli oggi si riempono la bocca (e le tasche).
Un abbraccio
per favorire la distruzione di vino ……
distruzione?
“Insomma: bere bene senza moltiplicare le bottiglie vuote che finiscono tra i rifiuti.”
Nel ricordare all’assessore che il vetro è tra i materiali più facilmente riciclabili……speriamo che chi compra questi vini beva davvero bene….