Francesco Monchiero, enologo, produttore vinicolo e imprenditore vitivinicolo, presidente del Consorzio del Roero («Ma sono in scadenza») e neopresidente di Piemonte Land of Wine, il super Consorzio che raggruppa i Consorzi del vino del Piemonte, ci accoglie nella sua azienda di Canale, la Monchiero Carbone, e parla dei fiori che adornano la facciata della casa-sede produttiva dove ancora vivono i suoi genitori.
Poi entra nel vivo del nuovo incarico e, nel video intervista che pubblichiamo qui sotto, realizzato con Vittorio Ubertone che firma anche il reportage fotografico, ringrazia chi lo ha preceduto- il CDA passato e i due vice presidenti Filippo Mobrici e Paolo Ricagno che hanno retto le sorti del Consorzio dopo le dimissioni dell’ex presidente, Matteo Ascheri a capo dell’ente consortile del Barolo e del Barbaresco – per avere accettato un bilanciamento delle rappresentanze consortili senza differenze tra grandi, medi e piccoli Consorzi, e parla della necessità di un tavolo di confronto permanente fra tutte le aree e le anime del vino piemontese.
L’idea di Monchiero va oltre gli interessi del singolo e abbraccia un brand Piemonte unico e univoco, in barba ai campanilismi e alle divisioni. Utopia? Forse, ma Monchiero è determinato e dice: «Dobbiamo superare ogni divisione, nelle diversità, perché ne va del futuro del vino piemontese».
Non fa una grinza. Speriamo che comprendano in tanti. Intanto il neopresidente di Piemonte Land parla anche di promozione e di fiere e spiega la sua posizione.
Infine la domanda più “scivolosa” sul vino preferito, un must per questo blog: Francesco Monchiero non si scompone e sceglie la squadra preferita, il Roero. Come dargli torto?
fi.l.