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#Vendemmia2015. Raccogliere i grappoli di un “surì” del moscato di Langa. Per fare un vino da favola che sa di storia e vuole conquistare il mondo

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Si parla tanto di vigneti “surì”, ma che cosa sono e quali cure, in campagna e in cantina, sono necessarie per produrre al meglio uve e vini da questo particolare tipologia di vigneti? SdP ne ha parlato con i titolari delle Cantine Pianbello, i fratelli Mario e Pietro Cirio, e con il loro enologo, Gianluca Scaglione. L’azienda ha cantina e vigneti sulle prime propaggini della Langa astigiana, che da un lato guardano Canelli e la Vallebelbo, dall’altra l’area di Santo Stefano Belbo. Un “balcone” su una delle zone centrali della produzione del moscato bianco destinato a diventare Asti e Moscato d’Asti docg.

Ma quello che ci interessava era un “surì”, ossia un vigneto in forte pendenza e con esposizione particolare da cui i Cirio ottengono selezioni di moscato che valorizzano come l’élite dei grappoli dorati caratteristici di questa parte di Piemonte. Vigne particolari che hanno bisogno di accorgimenti non comuni. Come spiegano Pietro e Mario Cirio e l’enologo Scaglione. Buona visione.

 

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