#Vendemmia2015. Ecco sua maestà la Barbera, vino quotidiano capace di diventare grande riserva da bere con tutto… anche con il pesce

inserito il 22 Settembre 2015

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Il luogo è un crocevia di vigneti e di confini comunali in quella terra che chiamano Astesana, oggi consacrata alla Barbera d’Asti, vino semplice, quotidiano, ma capace di diventare nobile ed eccellente fino a essere grande riserva. Oggi, 22 settembre 2015, i grappoli sono pieni e saporiti, sani e turgidi. L’uva di questa annata si presenta al meglio e, ora che ne è stata avviata la raccolta, mantiene tutte le promesse pre-vendemmiali. SdP ne ha parlato con un barberista, Andrea Faccio, che ha vigne nel Sud Astigiano, tra Canelli, Calosso e Agliano Terme.

«Qui – dice – siamo terra di frontiera e di conquista. A pochi passi c’è Santo Stefano Belbo con il suo moscato di cui è capitale proprio Canelli. Più in là c’è Nizza Monferrato che dà il nome al cru più famoso della Barbera, a quel Nizza che da quest’anno potremo chiamare solo così e vedremo se sarà una scommessa vinta. Ma io credo proprio di sì». E perché di conquista? Faccio rivela dei tanti manager e capitani d’industria, soprattutto del Nord Europa, che stanno acquistando case e terreni in zona. «Gente che fa business milionari e che ha scoperto l’Astigiano come buen retiro, ma mica per la pensione. Per loro i nostri paesaggi, i nostri vigneti, sono il luogo ideale per vivere. A due passi da Milano, dal mare della Linguria, dalle piste da sci, da città d’arte e di buona tavola, per loro è diventato un paradiso da cui si può curare i propri affari semplicemente con uno smartphone e una connessione Internet, godendo di quella privacy che sono lo stile piemontese può garantire. E i piemontesi dovrebbero cogliere l’occasione». Come no. Appena finiscono di litigare, però. Ma questo è un altro discorso.

Dunque la Barbera che si sta vendemmiando come un viatico per il business turistico. Altro che Expo. Magari insieme a quello, che sta finendo in quel di Milano. Ma Faccio parla di altro, certo di come sta andando la raccolta (guardate la nostra intervista), ma anche di molto altro, di come, ad esempio, in questo spicchio di Piemonte si siano inventati un collegamento con lo stoccafisso norvegese che, nell’ambito del Barbera Fish Festival, viene abbinato al famoso “pesce veloce del baltico”. Altre info qui. Non male per un vino quotidiano cantato da Gaber (che forse si riferiva al lontano cugino dell’Oltrepo) in abbinamento niente di meno che allo Champagne.

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