Vendemmia 2022. Il punto di vista di una storica famiglia di vignaioli piemontesi (Chiarlo) con vigne nelle zone più pregiate del Piemonte. «Annata con clima “sfidante”, ma la vite, alla fine, ha vinto»

inserito il 4 Ottobre 2022

Hanno parlato un po’ tutti, ma alla fine quelle che contano sono le parole dei vignaioli, quelli che con la vite ci lavorano tutto l’anno e magari ci parlano, litigano e poi ci fanno pure pace.

Per questo diamo spazio a Michele e Stefano Chiarlo. Una storica famiglia astigiana del vino a capo di un brand che ha portato in alto il nome del vino astigiano e piemontese e che ha tenute nella zona del Barolo e del Gavi, con il suo quartier generale a Calamandrana, in provincia di Asti.

Dice Stefano Chiarlo, enologo e vineyard manager alla guida della cantina di famiglia con il fratello Alberto e il papà Michele: «L’annata 2022 si può descrivere sfidante e con un paio di aggettivi: calda e secca. Queste condizioni climatiche impegnative si sono concretizzate in una vendemmia anticipata di circa 10/15 giorni per tutte le varietà. Al momento ricorda molto l’annata 2017; chiaramente è ancora presto per affermarlo perché i dati derivano dai campionamenti, però tendenzialmente a differenza del 2017 vedremo gradazioni alcoliche non esasperate, con grande morbidezza, struttura e complessità, certamente vini equilibrati». Per Stefano Le aree più critiche sono state il Monferrato e la zona del Barbaresco, decisamente più asciutte, «Mentre Barolo e Gavi – afferma – hanno beneficiato di alcuni fenomeni temporaleschi, per cui prevediamo risultati con vini più freschi e con rese nella norma. Fortunatamente nessuno dei nostri vigneti è stato colpito dalla grandine, sebbene ci siano stati sporadici episodi».

Stefano Chiarlo sottolinea la scarsità idrica. «Sono caduti – dice – 400 mm d’acqua rispetto ai 950 mm dell’anno scorso (-60%). Terminata la vendemmia – annota . ci auguriamo un autunno e un inverno con abbondanti precipitazioni che vadano a costituire buone riserve d’acqua per il prossimo anno».

Il pensiero va alle crisi climatiche sempre più frequenti.
«Stanno diventando molto frequenti – osserva Stefano Chiarlo – e ed è stato cruciale in vigneto – osserva – affinare esperienza di scelte mirate. Il cambiamento sta diventando molto frequente e le principali vittime sono i cru, massima espressione dei nostri terroir, che proprio nella loro natura sono i più esposti all’irraggiamento solare e che tuteliamo gestendoli con meticolosa cura». «La resilienza sarà quindi la nostra sfida: fronteggiare la situazione unendo ingegno e buone pratiche. Ad esempio adottiamo le reti antigrandine che, oltre alla loro funzione, nelle esposizioni a sud, sud-ovest contribuiscono a creare dell’ombreggiatura sull’uva. Inoltre lasciamo integra la vegetazione a proteggere i grappoli, ritardiamo il periodo di diradamenti ed anticipiamo la vendemmia. Finalmente l’approvazione della deroga della Regione Piemonte che permette l’irrigazione dei vigneti è stata essenziale; per noi è una pratica di soccorso da applicare solo in caso di emergenza, ma siamo soddisfatti e stiamo adottandola in maniera sostenibile recuperando l’acqua piovana in invasi e laghetti»

Come non bastasse il clima a complicare la situazione ci sono le turbolenze causate dalla situazione economica e politica globale. Fortissimi gli aumenti dell’energia e di tutti materiali, oltre alla grande difficoltà nel reperirli. «La programmazione dei materiali è totalmente cambiata, attualmente bisogna ordinarli i con almeno 6 mesi di anticipo» dice Stefano Chiarlo

La chiusura è di Michele Chiarlo, padre di Stefano e Alberto e proprietario dell’azienda: «Nonostante tutto – dice – la qualità delle nostre uve si presenta di ottimo livello. Certamente la vite con le sue profonde radici e l’attenta gestione dei vigneti hanno battuto il clima; siamo convinti che sarà un’annata che ci sorprenderà».

Lascia un Commento


I commenti inviati non verranno pubblicati automaticamente sul sito, saranno moderati dalla redazione.
L’utente concorda inoltre di non inviare messaggi abusivi, diffamatori, minatori o qualunque altro materiale che possa violare le leggi in vigore.
L’utente concorda che la redazione ha il diritto di rimuovere, modificare o chiudere ogni argomento ogni volta che lo ritengano necessario.