Vendemmia 2013. Gavi: accordo sulle uve, ma con la “forbice alcolica”. Brachetto: firma solo la parte agricola

inserito il 13 Settembre 2013

Archiviato l’accordo 2013 sul moscato che ha scontentato soprattutto i viticoltori che incasseranno meno dell’anno scorso, ecco l’accordo sul Gavi con la “forbice alcolica”, cioè prezzi e rese delle uve determinati in base alla gradazione. Infine il brachetto, per cui l’accordo è stato firmato solo dalla parte agricola con non poche polemiche da parte degli industriali.

Per quanto riguarda il Gavi, ecco il comunicato della Regione Piemonte.

“Nella serata del 12 settembre il confronto della commissione paritetica Gavi Docg è giunto a termine con il raggiungimento dell’intesa concordata tra parte agricola e industriale attraverso la mediazione dell’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto.

I punti cardine dell’accordo consistono in una resa superiore a quella dello scorso anno, pari al disciplinare di produzione (95 quintali ad ettaro). La discussione in paritetica è conclusa inoltre con un soddisfacente punto di incontro in merito ai prezzi delle uve, con un interessante incremento rispetto alla vendemmia 2012, compensi suddivisi in tre fasce determinate dalla gradazione  alcolica.

1) Compenso uve destinate a D.O.C.G. GAVI

Il compenso minimo delle uve intere Cortese bianco destinate alla D.O.C.G. Gavi per la vendemmia 2013 è stabilito come segue:

Gradazione alcolica €/quintale
9,50 – 11,20 72,5 0
11,21 – 12,40 76,5 0
> 12,40 (da uve selezionate) 92,00

2) Compenso uve destinate a D.O.C.G. GAVI del Comune di Gavi

Il compenso minimo delle uve intere Cortese bianco destinate alla D.O.C.G. Gavi con una delle menzioni aggiuntive riferite ai comuni o alle frazioni per la vendemmia 2013 è stabilito come segue:

Gradazione alcolica € / quintale
9,50 – 11,20 91,50
11,21 – 12,40 94,50
> 12,40 (da uve selezionate) 111,00

Ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: «Il dibattito ha richiesto tempo e un’ampia fase di trattative, molti i termini al centro della discussione, altrettanto numerose le aspettative sia da parte agricola che industriale. Il raggiungimento dell’accordo, naturalmente, rappresenta di per sé già un successo, l’aver chiuso la commissione paritetica riportando un arrotondamento verso l’alto del prezzo delle uve a favore degli agricoltori non può che essere visto come un ulteriore elemento che impreziosisce il risultato complessivo dell’intesa».

Il metodo della “forbice alcolica” fu usato già per la vendemmia 2012 sollevando più di qualche perplessità, riportata anche su SdP.

Sul brachetto ecco il comunicato di Agrinsieme, il nuovo soggetto di rappresentanza agricola, unico ad avere espresso un parere sull’accordo non ancora siglato dall’Industria che lo ritiene insoddisfacente.

Ecco il testo: “Stesso prezzo della vendemmia 2012, ma rese all’ettaro ritoccate, verso l’alto o verso il basso, a seconda della destinazione delle uve.

È questo in estrema sintesi l’accordo firmato il 10 settembre scorso  per quanto riguarda la raccolta 2013 delle uve brachetto che si coltivano in 26 Comuni tra il Sud Astigiano e l’Acquese a cavallo tra le province di Asti e Alessandria.

Un accordo sottoscritto in maniera unitaria dalla parte agricola che, tuttavia, attende ancora le decisioni dell’industria, assente al tavolo delle trattative coordinate dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, nella persona dell’assessore, Claudio Sacchetto.

Entrando nello specifico le organizzazioni agricole e le associazioni di produttori hanno sottoscritto un’intesa che prevede una resa di 40 quintali/ettaro (erano 42 nel 2012) per il Brachetto d’Acqui docg spumante, con clausola che impegna le industrie al ritiro del produzione di uve atte a vinificare la docg Acqui

Le altre rese: 44 quintali/ettaro per il Piemonte Brachetto doc, 65 per il tappo raso Acqui docg, 72 per tappo raso doc Piemonte

Il presso delle uve è restato quello dello scorso anno: 1,35 euro al chilo per i docg e 1,20 per il doc.

Due le trattenute: 0,75 euro per il declassamento scorte 2010 -11 -12 giacenti presso le cantine sociali e 0,25 per un fondo a favore del Consorzio di Tutela della denominazione.

Per quanto riguarda i superi le cantine, con la parte agricola, hanno sottoscritto l’impegno a garantire un prezzo di 4 euro al miriagrammo.

Francesco Giaquinta, direttore di Confagricoltura Asti, per Agrinsieme, il nuovo soggetto agricolo di rappresentanza, ha commentato: «L’unico motivo che ha convinto la parte agricola a firmare è l’impegno al ritiro delle uve. Se la parte industriale non accettasse l’accordo – ha aggiunto Giaquinta – Agrinsieme, con l’assessore Sacchetto, sosterrà un nuovo accordo finalizzato a una determina di resa pari al disciplinare ovvero a 80 quintali per ettaro».”

 

 

 

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