Il pretesto per parlare delle aspirazioni e dei progetti turistici dell’Astigiano è stata la presentazione di “local Wine”, in sostanza un corso per insegnare ad albergatori e ristoratori astigiani come promuovere il territorio attraverso i suoi vini. Sembrerebbe un fatto scontato, ma evidentemente non è così.
L’iniziativa è organizzata da quattro “attori”: Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, che sotto la presidenza di Mario Sacco, già presidente della camera di Commercio, sembra dare impulso anche alle progettualità turistiche legate all’agroalimentare; Atl Asti Turismo, l’agenzia turistica locale presieduta da Luca Mogliotti; Barbera & Barbere, il movimento associazione di wine lover astigiani appassionati di vini locali, presidente Giuseppe Giordano e l’associazione albergatori e ristoratori guidata da Bruno Violato.
Il corso, giunto alla terza edizione, si svilupperà per quattro lunedì, dal 6 al 27 novembre. Si parlerà di vini, paesaggio, territorio, ma anche di come accogliere turisti italiani e stranieri e persino di elementi di lingua inglese per spiegare i vini nella lingua usata per le relazioni internazionali.
Partecipare costa 80 euro. Altre info allo 3996000130 (Giuseppe Giordano) o allo 014134371 (Hotel Palio).
La presentazione del corso, però, è servita anche per parlare della vocazione turistica di Asti. Un tema su cui negli anni si sono dette troppe parole e fatte poche azioni concrete.
Ora, almeno a sentire Sacco e Mogliotti, la “ricreazione” sarebbe finita. Anche perché altre aree piemontese, il Torinese senza citare i soliti Albese e Langhe, si stanno attrezzando per sviluppare l’unica economia che oggi sembra dare prospettive: il turismo legato a agroeccellenze, città d’arte e paesaggio.
Dunque, come si vedrà nelle video interviste realizzate a Mario Sacco e Luca Mogliotti, l’Astigiano ha voglia di decollare, magari anche varando misure di tassazione, come la tassa di soggiorno nella città di Alfieri. «Farebbe entrare almeno 200 mila euro nelle casse del Comune» assicura Mogliotti, «E con quei soldi si potrebbero fare molte cose per il turismo» aggiunge spiegando a microfoni spenti il perché dell’alleanza con Alexala, l’Atl alessandrina: «Intoppi le ipotesi con Alba e Torino. Alessandria darà più occasioni di sviluppo e gestione». Speriamo. Pacifico a questo punto che tutto dipenderà alle scelte che faranno uomini e donne del mondo economico, imprenditoriale e della politica. Che verranno giudicati alla resa dei fatti. Come sempre.
Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)
Qui le videointerviste a Mario Sacco e Luca Mogliotti e le immagini realizzate da Vittorio Ubertone