
Riusciranno i piemontesi a dare un’unica voce al proprio vino, lasciando da parte divisioni e interessi di cortile in nome di un bene comune? È l’auspicio che ha dominato, oggi, 4 aprile, la presentazione della “missione Vinitaly”, cioè della partecipazione di Regione Piemonte e Piemonte Land of Wine (ente che rappresenta i 14 Consorzi di Tutela dei vini piemontesi) al 56° Vinitaly di Verona, importante fiera internazionale del vino in calendario dal 14 al 17 aprile nella città scaligera.
Dunque al piano terra del grattacielo che ospita la Regione Piemonte (zona Lingotto) si è parlato del prossimo Vinitaly. A farlo sono stati il vicepresidente regionale, Fabio Carosso; l’assessore regionale ad Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa; il presidente di Piemonte Land, Francesco Monchiero; l’AD di Vinitaly, Maurizio Danese, con Alessandro Zanon di Visit Piemonte, il braccio turistico della Regione, e Luigi Fassi di Artissima, la fiera d’arte piemontese che fornisce l’opera artistica che fa da colonna sonora visiva dello stand di Regione Piemonte e Piemonte Land a Vinitaly.
Che si è detto? Che per la prima volta il Piemonte tenta per davvero di dare una voce unica al suo vino. Come? Intanto con un’unica area espositiva che raggrupperà i Consorzi vitivinicoli e tante aziende che non hanno uno stand proprio. Quindi spazio a tutti e un’immagine comune.
Un buon punto di partenza. Lo hanno ribadito – vedi le nostre videointerviste in coda a questa cronaca – un po’ tutti, assicurando un nuovo “deal” piemontese per il futuro del vino.
Dopo gli scossoni interni di alcuni anni fa e le crisi che sono arrivate da clima, siccità, mercati e guerre, fare squadra, non solo a parole, sembra davvero, il modo giusto per affrontare il futuro.
Altre buone notizie sul fronte del Turismo, che con il vino c’entra moltissimo. Naturalmente. I flussi sono aumentati. Ne abbiamo parlato in altra parte di questo blog.
E quest’anno, se ne parlerà anche a Vinitaly, c’è il decennale del sito Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, proclamato nel 2014. Lo ha anticipato nella nostra video intervista Giovanna Quaglia, presidente dell’associazione che sovrintende il sito Unesco.
Appuntamento quindi a Verona con un Piemonte del vino il più possibile unito e anche conscio di un’enorme potenzialità forse ancora tutta da sfruttare.
SdP
(Qui sotto i video e le foto di Vittorio Ubertone)