C’è chi assicura che si tratta del primo evento di un nuovo modo di proporre un enoturismo slow, lento, attento ai paesaggi, alla sostenibilità, all’arte e alla storia abbinati al vino e alla buona tavola. Di certo il progetto “TrEno” che è stato presentato allo scorso Vinitaly (ne avevamo parlato qui) rappresenta un’iniziativa con tanti aspetti nuovi e innovativi: il collegamento con un treno storico tra la prima Capitale dell’Italia (Torino) con Canelli, la città dove è nato il primo spumante d’Italia e anche l’idea che ha portato i paesaggi di Langhe-Roero e Monferrato as diventare, nel 2014, Patrimonio dell’Umanità e sito Unesco; l’abbinamento con Asti e Moscato d’Asti docg (il Consorzio e la denominazione sono partner dell’evento) e altre eccellenze del territorio; la possibilità di attraversare e conoscere i territori del vino del Piemonte e le città che ne hanno segnato e ne determinano la storia e l’evoluzione; e naturalmente degustare vini, prodotti e ricette tipici. Insomma una immersione perfetta in luoghi unici, un treno da prendere e, di certo, da non perdere.
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