Le stupende storiche strutture delle Cantine Marchesi Incisa della Rocchetta, a Rocchetta Tanaro, hanno fatto da scenario all’assemblea di Asti Agricoltura (che aderisce a Confagricoltura) e alla tavola rotonda dal titolo: “Astigiano, inevitabile attrazione. I nuovi investimenti e progetti in agricoltura, come e perché”.
Sul palco, intervistati dal giornalista Filippo Larganà, a raccontare le proprie scelte di vita e i propri progetti in tema di agricoltura, c’erano Barbara Gibello, torinese, ex funzionario nazionale di alto livello per Compagnie di Assicurazione che ora gestisce un allevamento di cavalli nel Nord dell’Astigiano; Gianfranco Lanci, anche lui torinese, ex presidente e manager di primari gruppi informatici, da Texas Instruments a Acer a Lenovo, ora a capo di un gruppo vinicolo che comprende le Cantine Coppo e Villa Giada di Canelli; e Anderson Hernanes, brasiliano, ex calciatore e stella di Clubs della Serie A italiana come Lazio, Inter e Juventus, che a Montaldo Scarampi ha preso casa, acquistato vigne e ora produce vino e ha aperto un resort e un ristorante con chef stellato.
Dalle parole degli intervistati sono emersi i punti di forza dell’Astigiano: la bellezza di un paesaggio ancora incontaminato, la tutela dell’ambiente, la qualità dei suoi prodotti agricoli e la disponibilità della sua gente. I punti di debolezza indicati rispecchiano le carenze del Paese: una burocrazia stringente che sovente rischia di ingessare le imprese agricole (e non solo), infrastrutture non adeguate, la mancanza di risorse e di programmazione.
Non sono mancati gli interventi istituzionali. Gli “onori di casa” sono stati affidati al vicesindaco di Rocchetta Tanaro, Nicola Sola. Saluti anche dal presidente della Provincia, Paolo Lanfranco, che ha posto l’accento sulla necessità che classe politica e dirigente siano adeguatamente sensibili, efficienti e formate sui temi agricoli.
Intervento anche dell’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, che ha ricordato gli appeals dei territori agricoli piemontesi al centro del sito Unesco e anche le emergenze sanitarie come quella legata alla peste suina dei cinghiali che sta devastando soprattutto le aree dell’Alessandrino.
Infine gli interventi dei dirigenti di Asti Agricoltura e della struttura nazionale di Confagricoltura.
Per il presidente di Asti Agricoltura, Gabriele Baldi, la grande bellezza dell’Astigiano e la sua storia di terra agricola sono alla base delle sue potenzialità. Analoghe indicazioni anche da Luca Ginestrini, della direzione nazionale di Confagricoltura, e Luca Brondelli di Brondello, della giunta nazionale di Confagricoltura, che ha rammentato le sfide strategiche in campo tecnologico e di sostenibilità.
Infine il direttore di Asti Agricoltura, Mariagrazia Baravalle, ha segnalato come le testimonianze di imprenditori non astigiani che hanno deciso di investire nell’Astigiano debbano essere di stimolo per tutti nel quadro di una progettazione che porti uno sviluppo adeguato e sostenibile.
SdP
Foto e video di Vittorio Ubertone