È di queste settimane l’annuncio di un progetto di promozione che coinvolge il Tartufo Nero estivo, insieme ad altre attività, in 47 Comuni del Nord Astigiano. Lo hanno promosso l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e la Regione Piemonte. Lo scopo è quello di valorizzare una parte di astigiano che da troppo naviga in un limbo di comunicazione e racconto che non merita.
Dunque Ente Turismo e Regione hanno lanciato questo progetto con un simbolo, il Tartufo Nero estivo, meno pregiato e costoso del Tartufo Bianco e che, secondo studi per la verità non condivisi da alcune associazioni di raccoglitori, avrebbe proprio nel Nord Astigiano una delle terre ideali di crescita e raccolta.
Tutto bene? Non proprio. Per nota di cronaca corre l’obbligo ricordare che questo progetto è al centro di polemiche, anche aspre, scaturite dal primo titolo con cui era stato battezzato: Nero Monferrato. Una definizione che non è piaciuta a molti astigiani che hanno letto in quell’aggettivo “nero” una accezione negativa. Si è discusso un po’ e alla fine si è scelto un nuovo titolo: Oro Monferrato. Okkei. Meglio. Progetto accettato o quasi.
Ora, come recita un comunicato dettagliatissimo che proponiamo in coda a questo post, si avvieranno iniziative. Anche se, come abbiamo scoperto spulciando nei nostri archivi, l’idea di promuovere il Tartufo Nero piemontese non è nuova.
Ci pensò la Regione Piemonte oltre una decina di anni fa. Curiosamente il progetto fu chiamato “L’Oro Nero del Piemonte” (nella comunicazione, come in natura o per proverbiale maiale, nulla va sprecato) e avrebbe coinvolto chef stellati con eventi su tutto il territorio piemontese e non solo per una parte. Come si può comprendere dai post che facemmo all’epoca e dal materiale che ancora si trova in rete, il progetto era davvero una iniziativa di valorizzazione, slegata dal Tuber Magnatum Pico.
Purtroppo non se ne fece più nulla per vari motivi lontani dalla valenza del progetto che, però, restò vivo per tanto che alcuni Comuni del Sud Astigiano, con Canelli capofila, decisero di realizzare una rassegna locale dedicata proprio al Tartufo Nero. Titolo “Il Re si veste di Nero”, un’altro slogan positivo. Tuttavia, dopo questa “fiammata”, ci fu l’oblio, fino al progetto “Oro Monferrato” che speriamo abbia più fortuna.
Per chi volesse ripercorre la vicenda ecco i link in cronologia:
https://www.saporidelpiemonte.net/blog/ecco-loro-nero-del-piemonte/
https://www.saporidelpiemonte.net/blog/regione-piemonte-un-milione-di-euro-per-promuovere-marchio-e-immagine-del-tartufo-nero/
https://www.saporidelpiemonte.net/blog/tartufo-nero-piemonte-la-regione-rallenta-i-comuni-si-attrezzano-e-il-san-marco-di-canelli-si-mette-ai-fornelli/
https://www.saporidelpiemonte.net/blog/tartufo-nero-la-regione-causa-affaire-soria-stoppa-la-comunicazione-sul-piu-innovativo-e-originale-progetto-agroalimentare-degli-ultimi-trentanni-comuni-cuochi-e-atl-pero-ci-credono-ancor/
https://www.saporidelpiemonte.net/blog/tartufo-nero-pregiato-del-piemonte-la-regione-piemonte-non-comunica-ma-cuochi-e-operatori-turistici-si-muovono-lo-stesso/
Tartufo nero: ecco la promozione “di carta” e un convegno in terra di Moscato. Tutto fatto su iniziativa degli enti locali. La Regione Piemonte? “Benedice” e fornisce esperti
Qui di seguito il comunicato dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero che dà conto del progetto “Oro Monferrato”.
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Prende il via il progetto di promozione turistica “Oro Monferrato”, nato per rilanciare il territorio dell’Alto Astigiano, un’area ancora tutta da scoprire, ma ricca di fascino ancora grezzo che, come l’oro, ha un valore innato, autentico e unico.Il progetto, curato dall’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e finanziato dalla Regione Piemonte – e sostenuto anche dal Gal Basso MonferratoAstigiano – coinvolge 47 Comuni del Nord Astigiano. L’idea era nata valutando le potenzialità turistiche inespresse di un’area ricca di attrattive. Grazie alla cartografia Ipla sono stati individuati tutti i borghi ad alta vocazione del Tartufo Nero estivo e, su questo, è stato creato un ambizioso progetto di promozione e comunicazione per attrarre non solo visitatori, ma soprattutto futuri investitori. L’iniziativa, ancora in via di definizione, si concretizzerà nei mesi di raccolta del Tartufo Nero, da giugno ad agosto. L’obiettivo di “Oro Monferrato” è quello di valorizzare la destinazione attraverso un racconto, digitale e analogico, del territorio e delle eccellenze. I due linguaggi fanno parte di un unico asse narrativo che in rete incanta, raccontando le pepite del Monferrato, e in loco offre esperienze geolocalizzate in grado di far entrare il visitatore nell’universo narrativo del posto. In via di definizione non solo il sito web, ma anche podcast georeferenziati e pannelli “Nfc” (near field communication) di comunicazione in prossimità. Uno degli strumenti scelti è “Luoghi Parlanti”, servizio ideato come mezzo di narrazione innovativa dei territori, che unisce la tradizionale narrazione fotografica e testuale alla tecnologia Nfc, che non richiede l’installazione di applicativi sul dispositivo del turista. Altro strumento è “Loquis”, applicazione che l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero sta già utilizzando da quasi un anno e che permette di raccontare e ascoltare, anche in modalità navigatore, brevi racconti audio su luoghi, personaggi e aneddoti. “Oro Monferrato” avrà il suo evento trainante con la celebrazione di San Giovanni, un momento suggestivo per far brillare le reminiscenze ancestrali che appartengono alla tradizione di questo territorio.In programma una festa delle lanterne che coinvolgerà tutti i residenti dei 47 borghi astigiani. Un grande incontro comunitario, raccontato come un momento di condivisione che vede protagoniste le famiglie che abitano quei luoghi che, a loro volta, hanno come protagonista della tavola estiva una delle eccellenze del territorio, il Tartufo Nero.Ogni luogo del gusto sarà invitato a preparare piatti con il pregiato fungo ipogeo estivo, dall’antipasto al dolce, per far scoprire ai visitatori tutte le tradizioni culinarie rivisitate in chiave contemporanea.L’auspicio è che l’evento inedito possa attrarre, nei prossimi anni, nuovi arrivi in estate: nuovi visitatori che potranno fare il giro dei borghi, con itinerari su due ruote e pedonali, nel periodo che esalta uno dei frutti più preziosi.