Delle critiche di Sdp allo spot del Fiat Doblò, che fa la réclame ad un vino argentino e snobba quelli italiani, si parla su web, ma anche sui quotidiani. È il caso del Corriere della Sera del 20 aprile che, attraverso il suo autorevole critico enologico, Francesco Arrigoni, autore del blog webwinefood (http://webwinefood.corriere.it), ha titolato “L’imbarazzando pubblicità del Piedra Negra-Doblò”.
Arrigoni censura la scelta di Fiat di affidarsi all’attore Christopher Lambert nel ruolo di improbabile vignaiolo e boccia la gaffe di aver scelto un vino argentino, il Piedra Negra da vitigno malbec, per un’operazione di co-marketing che considera discutibile.
Due giorni dopo è la volta di Repubblica. Nella sua edizione di Torino (http://torino.repubblica.it/) pubblica servizi dedicati alle cronache finanziarie che raccontano i recentissimi cambiamenti ai vertici della Fiat con John Elkann neo-presidente della Casa automobilistica di famiglia, l’ex presidente Luca Cordero di Montezemolo che si tira fuori e giura che non scenderà in politica e il mega-mago-manager Sergio Marchionne che ne approfitta per chiedere maggiore flessibilità nel lavoro in cambio di garanzie sugli stabilimenti italiani, e speriamo che davvero sia così.
Il quotidiano romano, però, pubblica anche un articolo del collega Leonardo Bizzarro, intitolato “E intanto la pubblicità del Doblò viene contestata dai blog del vino”. Vi si racconta quello che Sdp ha dato in anteprima alcuni giorni fa, della bizzarria di una réclame che promuove un’azienda italiana di automobili con, tra l’altro sede a Torino e quindi al centro del Piemonte, regione italiana maggiore produttrice di vino, e che, invece, ha come protagonista un testimonial francese (Lambert) e, soprattutto, un vino argentino (il Pietra Negra).
Repubblica dà conto delle critiche espresse sul web da blog e siti, cita Saporidelpiemonte e chiude indicando la sentenza unanime dei blogger: «Lambert da fischi, la pubblicità anche».
Per quanto riguarda il web da citare il blog di Franco Ziliani (http://vinoalvino.org) che per primo ha ripreso la segnalazione di Sdp promuovendo decine di commenti tra i suoi lettori che in massa hanno censurato lo spot.
Insomma dal web e dai media tradizionali si mette una pietra tombale su uno dei caroselli meno azzeccati di Casa Fiat.
E pensare che sarebbe stato facile facile per gli esperti di marketing della Casa torinese scegliere un vino italiano, magari piemontese, magari girare lo spot diretto dal “regista dei divi Gabriele Cuccino” a La Morra dove i parenti di Lcdm hanno una maison celebrata dove si produce Barolo, fino a prova contraria un vino più famoso e apprezzato del Malbec con cui si fa il Piedra Negra.
Potevano chiedere a allo stesso John Elkann che conosce bene le colline del vino astigiane e cuneesi, per esserci andato da bambino col nonno Gianni, ma anche più recentemente in occasione di feste e cerimonie. È il caso del matrimonio-vip celebrato quattro anni fa a San Damiano d’Asti. Tra gli invitati, come testimoniano le foto che pubblichiamo, proprio l’attuale presidente Fiat e signora, insieme ad altri esponenti del mondo finanziario e del jet-set, tra cui anche, niente meno, che la regina del Belgio, Paola di Liegi Ruffo di Calabria.
Insomma i presupposti per fare un buon lavoro c’erano tutti. Non è stato così. Peccato.
Filippo Larganà (info@saporidelpiemonte.it)