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Segnali da Vinitaly 2022. Bilancio Piemonte Land of Wine: «Esame superato». Per il futuro la parola d’ordine del Piemonte: «Unità nelle diversità. È la nostra forza»

Si è chiusa la 54ª edizione del Vinitaly di Verona. Al di là delle cifre e dei dati di affluenza è interessante capire come il mondo dei Consorzi abbia vissuto la manifestazione.
Un osservatorio privilegiato è senz’altro Piemonte Land of Wine, il super Consorzio che raggruppa i Consorzi del vino piemontese.

Abbiamo intervistato Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che, insieme a Paolo Ricagno, presidente del Consorzio dei Vini d’Acqui, è uno dei due vicepresidenti dell’ente che, dopo le dimissioni di alcuni mesi fa del presidente Matteo Ascheri (è al timone del Consorzio del Barolo e Barbaresco) per vicende legate alla governance dell’ente, reggono la presidenza di PLand.

La posizione di Mobrici è molto chiara: il Vinitaly di Verona resta la più importante fiera internazionale italiana del vino, la 54ª edizione in presenza è stata seguita da molti operatori e giornalisti, Piemonte Land of Wine ha fatto il suo lavoro di raccordo tra Cantine, istituzioni e operatori. Resta, secondo Mobrici, più che mai vivo l’obiettivo dell’unità dei territori che con PLand e i Consorzi di Tutela devono operare in sinergia. Parole condivisibili che, però, devono confrontarsi con un Piemonte del vino da sempre attraversato da tensioni e corse in avanti, con aree più blasonate tentate dall’imposizione di leadership di sistema e zone emergenti pronte a confermare le proprie legittime aspirazioni.

Si riuscirà a trovare un equilibrio concreto?
La palla, come sempre, sta alle donne e agli uomini che operano nel comparto.

Intanto si porta a casa un Vinitaly con segnali interessanti di vivacità e voglia di fare. Non è poco a due anni e mezzo di una pandemia che non accenna a mollare la presa (le notizie che giungono dalla Cina creano non pochi timori) e una situazione geopolitica macchiata dal sangue delle vittime innocenti dell’inutile e blasfema aggressione bellica della Russia ai danni dell’Ucraina con il suo seguito di sanzioni che aprono scenari ancora tutti da comprendere, anche per il mondo del vino.

Qui i video dell’intervista con Mobrici, realizzata martedì 12 aprile a un giorno dalla chiusura del Vinitaly. Buona visione.

Foto e video sono di Vittorio Ubertone.

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