Tempo di riconoscimenti per i centri che stanno tra Albese, l’Astigiano e il Monferrato, cioè il Sud del Piemonte.
L’Unesco, la stessa organizzazione emanazione delle Nazioni Unite che ha accettato la candidatura, partita dalle Cantine storiche di Canelli (Asti), dei Paesaggi Vitivinicoli Piemontesi a patrimonio dell’Umanità, ha inserito Alba nel novero delle città “creative”.
Il “lancio” dell’agenzia Ansa qui e il comunicato Unesco qui.
Il riconoscimento arriva mentre nella città delle cento torri è in svolgimento la Fiera del Tartufo che, negli anni, è diventata un contenitore di cultura, musica, arte e, naturalmente enogastronomia, e a pochi giorni dallo svolgimento della selezione italiana del Bocuse d’Or, il famoso contest per chef. Insomma Alba sempre di più si accredita qualche capitale del buono e del bello condividendo con Torino iniziative e alleanze nel segno della turismo.
Per quanto riguarda Asti e il Monferrato, che, al di là di storia e geografia distanti, appaiono sempre più legati da operatività commerciali e turistiche, è arivato il premio “Ciotole d’oro” del Coni (sempre sull’Ansa qui) che ha riconosciuto il valore sociale e per la salute pubblica delle attività sportive svolte nell’area che a fine 2016 ebbe il titolo di Monferrato European community of sport 2017.
Da specificare che il titolo di comunità europea dello sport è stato assegnato ad Asti e altre 22 centri tra Astigiano e Alessandrino, da Aces Europe (leggi qui), un’associazione no profit che non è emanazione diretta delle istituzioni europee pur avendo nel suo organigramma membri del Parlamento europeo (leggi qui).
SdP