i prodotti tipici del Piemonte
Le Paste di Meliga sono biscotti tipici delle vallate cuneesi e di altre zone del Piemonte.
Presentano una pezzatura di 10-12 grammi, un colore dorato, una consistenza croccante, un sapore dolce ed una forma variabile a seconda della tradizione locale.
Per preparare le Paste di Meliga occorrono: 1 kg di farina di frumento, 0,500 kg di farina di mais (meliga fumetto), 1 kg di burro, 0.700 kg di zucchero, 5 uova intere, 10 g di sale, 1 scorza di limone grattugiata ed una bustina di lievito chimico.
Per la preparazione del prodotto, si incorporano bene il burro, lo zucchero con le uova, il sale e la scorza di un limone. Si setaccia la farina con il lievito, si impasta brevemente il tutto e si fa riposare una decina di minuti in luogo fresco.
Si inserisce l’impasto nell’apposita siringa con il disco a stella e si formano degli anelli del diametro esterno di circa 5 centimetri.
Le Paste di Meliga vengono cotte su apposite teglie a forno moderato.
Nella zona di Barge, assumono la denominazione “Batiaje”; questi dolci prodotti con farina di mais erano, un tempo, offerti durante la festa del battesimo. “Fè batiè”, in piemontese, indicava, appunto, festeggiare il nascituro.
Zona di produzione
Le Paste di Meliga vengono prodotte nelle vallate cuneesi e, con piccole variazioni, anche in altre zone del Piemonte. Possono essere segnalate le paste di meliga di Pamparato, per la loro tradizione e le ottime caratteristiche organolettiche.
Attrezzature utilizzate
I materiali e le attrezzature (forno a riscaldamento diretto o indiretto, planetaria e siringatrice) sono aderenti con l’attuale legislazione in materia igienico-sanitaria. La commercializzazione viene effettuata in sacchetti di plastica o in scatole di latta personalizzata.
La storia
Le Paste di Meliga hanno una ricetta antica che si perde nel tempo.
Sono prodotte in tutta la Provincia di Cuneo, soprattutto nella zona del Monregalese, Pamparato e Vicoforte ma sono anche molto diffuse a Barge.
In tale località, l’inizio della produzione risale al 1850 circa. Ben cinque generazioni si sono succedute, da allora, nella produzione del dolce con la medesima ricetta familiare.
Uno dei documenti che attesta il consolidamento del prodotto nel tempo è il “Diploma di Medaglia d’Oro” rilasciato a Domenico Vincenti, per la produzione delle batiaje durante l’ “ottobrata” bargese, nel 1934.