i prodotti tipici del Piemonte
La barbabietola da orto, o bietola da orto o bietola rossa (anche rapa rossa o rapa) è un ortaggio da radice presente negli orti familiari ed in colture in pieno campo.
E’ una pianta erbacea a ciclo biennale, appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee.
La semina avviene, generalmente, nella seconda metà di marzo, a 45-50 cm tra le file e 7-12 cm sulla fila per ottenere un investimento finale variabile tra le 20 e le 25 piante per metro quadrato.
In funzione della dotazione del terreno, si prevede una concimazione di pre-semina e di copertura per soddisfare fabbisogni nutritivi orientativamente pari a 60-80 kg/Ha di azoto, 100 kg/Ha di fosforo e 150 kg/Ha di potassio.
Il diserbo può avvenire in pre-emergenza e/o in post-emergenza.
Per le semine di plurigerme, si rende necessario un diradamento da effettuarsi quando le piante hanno raggiunto l’altezza di 7-8 cm.
Le avversità fungine di maggiore diffusione risultano essere il Phoma Betae, contenibile con trattamenti concia, e la cercospora che può essere contenuta con interventi a base di sali di rame; occasionali infestazioni di afidi e/o nottue possono essere contenute con insetticidi registrati.
Nel periodo estivo, in funzione dell’andamento stagionale, si rendono necessari interventi irrigui di soccorso effettuati generalmente per aspersione.
In funzione della precocità delle cultivar e dell’epoca di semina, la raccolta, parzialmente agevolata, può avvenire dal mese di luglio al mese di ottobre; il risultato produttivo, pure variabile in relazione alle diversità varietali attesta, generalmente, valori compresi tra i 500 e i 700 q/Ha. Alla raccolta succede la conservazione che può avvenire in magazzino, in cassoni o in celle frigorifere (la temperatura deve essere mantenuta a 0°C e l’umidità relativa al 90%).
Generalmente, la Bietola Rossa viene stoccata e lavorata da commercianti specializzati, concentrati prevalentemente nella zona di Casalcermelli, ove il prodotto viene selezionato, lavorato, cotto in forno a 300°C oppure a vapore e confezionato in casse, vassoi o sacchetti sotto vuoto e poi distribuito sui mercati ed alla grande distribuzione organizzata.
Tale attività è stagionale in quanto è legata alla produzione agricola e dura indicativamente 8-9 mesi all’anno, ovvero da fine agosto a maggio.
Le ditte, come già detto, ritirano dagli agricoltori le bietole rosse che vengono successivamente stoccate nei depositi a ciò destinati, successivamente, tale prodotto, a seconda della pezzatura, è selezionato per la calibratura e la conseguente cottura.
La cottura viene eseguita al forno o a vapore; si precisa che solo i prodotti destinati alla cottura a vapore vengono preventivamente lavati, in quanto questa operazione non è necessaria per il prodotto da far cuocere al forno perché si pulisce nella fase di cottura stessa. Bisogna, inoltre, considerare che, durante la fase di selezione, vengono già separate le parti di prodotto non commercializzabili quali terra, foglie, radici nonché gli sfridi della stessa barbabietola.
Alla cottura del prodotto segue il confezionamento, che può avvenire normalmente oppure sotto vuoto; per il prodotto che verrà confezionato sottovuoto occorre effettuare l’operazione di raffreddamento, in un apposito locale dove esistono degli aspiratori che velocizzano l’operazione, segue, quindi, l’inscatolamento delle diverse confezioni di prodotto; infine il prodotto viene immagazzinato in apposite celle frigorifere in attesa della spedizione o del ritiro.
Zona di produzione
La Bietola Rossa è una coltura tipica della provincia di Alessandria e, in modo particolare, della zona compresa principalmente tra i Comuni di Castellazzo Bormida, Casalcermelli, Castelspina, Sezzadio, Oviglio e Masio ove viene coltivata una selezione locale definita “Rossa di Castellazzo”.
La storia
La Bietola Rossa, originaria del bacino del mediterraneo, diffusa nei continenti dal 1500, ha avuto notevole importanza orticola anche nel nostro paese, dal 1800.
Testimonianze più recenti dell’epoca in cui nasce ufficialmente l’attività legata alla coltivazione e trasformazione della Bietola Rossa è rintracciabile, nel dopoguerra, con l’inizio dell’attività della ditta Bianchi di Fontanasse, una piccola frazione della pianura alessandrina in Comune di Casalcermelli, nel cuore di una zona tradizionalmente vocata all’orticoltura.
Negli ultimi decenni, il metodo di lavorazione e di conservazione non ha subito mutamenti, salvo che per le attrezzature e per i locali, via via più moderni ed efficienti, in grado di garantire igienicità e salubrità al prodotto che giunge al consumatore.