
Filippo Mobrici lo dice chiaramente: il Vinitaly di Verona è andato molto bene per il Consorzio che presiede, quello che tutela la Barbera d’Asti e altre dodici denominazioni tra Astigiano e Monferrato, la crisi più acuta dovuta alla pandemia da Covid 19 è stata superata e orta si guarda al futuro non senza qualche incognita dovuta alla situazione geopolitica, ma con la voglia e la determinazione ad andare avanti con progetti e iniziative con l’aiuto di tutti perché, come dichiara in modo diretto Mobrici nella mota ufficiale che pubblichiamo qui sotto, “da soli non si va da nessuna parte”. Ecco la nota del Consorzio.
§§§
“Sono stati due anni difficili ma grazie a Dio siamo riusciti a superare le difficoltà contingenti al periodo e grazie a questo abbiamo potuto affrontare il Vinitaly con entusiasmo e voglia di fare. Il 2021 si è concluso con un totale di 60 milioni di bottiglie, in crisi numeri importantissimi, ed è con questa energia che vogliamo guardare al futuro”. Apre così il suo commento alla 54esima edizione del Vinitaly Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato. Appuntamento, quello di Verona, che il Consorzio da lui guidato ha fortemente voluto “per segnare una rottura con il recente passato di difficoltà, e soprattutto per poter tornare a dare supporto e visibilità ai nostri consorziati e al territorio, accompagnandoli all’incontro con il mondo”.
Incontro fortunato, dai grandi numeri per le 13 denominazioni tutelate dal Consorzio, tutte presenti ai punti di assaggio “Welcome to My Place – L’enoteca” e rappresentate dai produttori e dalle associazioni presenti. “La minor confusione data dagli ingressi contingentati ha favorito gli espositori”, facilitati nel raccontarsi ai buyer, ma non solo. Grande protagonista la stampa impegnata in una piccola anticipazione delle prossime attività del Consorzio: in primis l’inedito Press Tour Indoor (incontri privati e mini degustazioni sartoriali con i produttori presenti nella Collettiva e i maggiori esponenti dei media), le Masterclass con il loro programma fitto e incalzante, che ha visto anche due importanti approfondimenti sugli autoctoni del Monferrato, e due memorabili “Salotti in Monferrato”: ospiti di queste chiaccherate unconventional il Maestro Peppe Vessicchio (con lui una degustazione alla cieca guidati esclusivamente dalla musica) e Gabriele Gorelli, il primo MW italiano, con cui si è ragionato dell’importanza di presentare il territorio con leggerezza e concretezza.
“Portato a casa questo grande successo, è il momento di guardare al futuro”. Ovvero al programma di “Welcome to my place”, la campagna di comunicazione presentata a Verona in una conferenza stampa che ha visto presenti anche le massime autorità politiche della Regione Piemonte, che porterà il Monferrato “nel futuro e nel mondo. In principio c’è stato “My name is Barbera, i’m from Asti”, una campagna che aveva l’obiettivo di presentare la Barbera d’Asti al mondo. Ora siamo al passo successivo e attraverso una rete sinergica di eventi e collaborazioni con altri enti del territorio in ogni settore, vogliamo far sì che il vino sia un volano economico e di promozione per tutti. Perché da soli non si va da nessuna parte”. Tra gli eventi del palinsesto Welcome to my Place già annunciati la grande asta benefica del 12 maggio presso il Teatro Alfieri di Asti, dove verranno battuti grandi lotti delle aziende più importanti del territorio. L’iniziativa andrà in favore della Croce Verde di Asti finalizzata alla raccolta fondi per gli aiuti in favore dell’Ucraina e dei rifugiati.