Riceviamo e pubblichiamo dalla Regione Piemonte: “In Piemonte i braccianti stagionali della frutta e della vendemmia potranno essere ospitati, per il periodo di raccolta, direttamente presso le aziende agricole dove prestano la loro manodopera. Lo prevede la legge regionale approvata oggi in III Commissione legislativa in Consiglio regionale, la prima in Italia sulla materia, nata da una proposta del consigliere Pd Paolo Allemano e che accoglie alcune delle proposte dei soggetti che hanno risposto alle consultazioni on line, Coldiretti e Confcooperative Piemonte”.
Fin qui la nota regionale che presenta una legge che dovrebbe regolare, in qualche modo, la presenza di lavoratori stagionali nelle aree della coltivazione della frutta, nel Cuneese e in quelle dei vigneti, tra Cuneese, Astigiano e Alessandrino. Le stesse che sono state al centro di storie difficili, di disagio lavorativo e sociale. Vicende che hanno avuto come protagonisti braccianti, soprattutto stranieri che non hanno esitato a costruire tendopoli o ripari di fortuna non avendo trovato sistemazione in centri d’accoglienza e altre strutture. Storie venute a galla anche attraverso coraggiose inchieste delle forze dell’ordine e gironalistiche e che avevano creato non poca indignazione e scandalo. C’è da chiedersi ora se questa legge regionale basterà quanto meno ad arginare situazioni davvero non degne di un Paese civile come l’Italia.