Balconi più o meno naturali che si affaccino sulle vigne e sui pendii collinari che tre anni fa sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità.
È questo il progetto al centro di un patto siglato oggi (3 aprile) a La Morra da Regione e alcuni Comuni piemontesi della zona Unesco (oltre a La Morra, Neive, Canelli, Ottiglio, Grinzane Cavour e la Comunità Collinare Valtiglione e dintorni) per dare vita ad “affacci” su panorami mozzafiato.
Nello specifico, le aree interessate e gli interventi previsti sono le seguenti: Comune di La Morra: valorizzazione del Belvedere di piazza Castello; Comune di Grinzane Cavour: recupero paesaggistico dell’area turistica a verde e parcheggio adiacente la salita al Castello per l’inserimento di un punto belvedere; Comune di Neive: riqualificazione e restauro conservativo dell’antica torre comunale dell’orologio; Comune di Vinchio: lavori per il belvedere di Rocca del Castello; Comune di Canelli: punto panoramico in via Costa; Comune di Ottiglio: edificazione di una nuova rampa pedonale e ripristino della scala esistente presso la chiesa di San Michele .
Il senso dell’operazione, che costerà complessivamente 1,5 milioni di euro cui poco più di 900 mila finanziato dalla Regione e il resto a carico delle casse dei rispettivi Comuni, è quello di valorizzare al meglio il 50° sito Unesco, quello dei Paesaggi Vitivinicoli Piemontesi il cui primo seme fu messo più di dieci anni fa a Canelli e che nel tempo coinvolse le province di Asti, Cuneo e Alessandria, fino all’inserimento dell’area, quattro anni fa, nella lista dei Patrimonio mondiali Unesco da tutelare.
Un tema, quello del riconoscimento Unesco, che rimanda alle aspirazioni turistiche del Piemonte. E se l’Istat ha recentemente indicato il Piemonte come terza regione turistica d’Italia in materia di turismo invernale (le montagne valgono) sul resto non tutto è omologato al meglio come ha sottolineato lo stesso assessore Parigi intervistata da SdP.
Il video e le foto dell’incontro di La Morra, di Vittorio Ubertone, sono i coda a questo post.
Per il resto l’accordo siglato a La Morra tra Comuni e Regione per quelli che già qualcuno chiama i “balconi Unesco” è da intendere come un primo passo verso un utilizzo migliore e più proficuo del riconoscimento Unesco. Sempre che carte bollate e burocrazia non si mettano di traverso. Tanto che l’assessore ha sentito l’esigenza di richiamare i sindaci coinvolti a dare celermente il via ai lavori di riqualificazione dei punti panoramici. «Il mio mandato si chiude tra un paio d’anni vorrei vedere il più possibile di Belvedere Unesco conclusi e aperti al pubblico» ha detto Antonella Parigi.
fi.la.
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