Dark Mode Light Mode

Parigi oh cara! Aziende e vini piemontesi al Wine Paris con Piemonte Land. Mobrici: «Grande opportunità»

timthumb

In questi giorni i rapporti diplomatici tra Francia e Italia non sono buoni, anzi, secondo alcuni osservatori sembra che abbiano toccato il punto più basso. Nonostante i maldipancia della politica, i gilet gialli, i terroristi italiani rifugiati all’ombra della Tour Eiffel, i migranti trattati come pacchi postali o, peggio, strumento di ripicca reciproca, le accuse di colonialismo antistorico e di populismo squadrista, ecco, nonostante tutto questo, per fortuna, le aziende superano intoppi e incomprensioni e si danno da fare.
È il caso di Piemonte Land, il superconsorzio nato per coordinare le attività promozionali del Consorzi di tutela dei vini piemontesi, che dall’11 al 13 febbraio porterà una rappresentanza di produttori vinicoli del Piemonte all’evento Wine Paris che si svolge, come indica il titolo, proprio a Parigi. 
E se da un lato sarebbe esagerato parlare di azione diplomatica del vino, per un certo verso la partecipazione, certo decisa ben prima della crisi diplomatica, a un evento dedicato al vino allestito in Francia potrebbe essere letto come un prezioso segnale di distensione, almeno questa potrebbe essere la speranza.
Comunque ecco la nota stampa che presenta l’iniziativa di Piemonte Land. Buona lettura.

“Aziende e grandi vini piemontesi per la prima volta nella capitale francese dall’11 al 13 febbraio. Il 2019 si apre all’insegna delle novità per i produttori di vino piemontesi: una delegazione sarà per la prima volta a Parigi in occasione Wine Paris. Il salone, nato dalla fusione di due affermate realtà d’oltralpe, Vinisud e Vinovision, sarà l’epicentro globale del vino, riunendo tra i padiglioni di Paris Expo il meglio dell’offerta enoica internazionale.

La prima edizione, con oltre 2000 espositori da tutto il mondo, punta a spostare il centro dell’attenzione sulla capitale francese, quale luogo destinato alla promozione internazionale del vino in Francia. Un paese in cui l’86% della popolazione beve vino e, di questi, il 57% beve vino proveniente dall’estero, in cui il consumo di vino straniero è più alto nelle grandi città – prima fra tutte Parigi – e la fascia demografica più interessata al vino d’importazione è quella dei giovani tra i 18 e i 24 anni. Tra i vini stranieri la fanno da padroni quelli provenienti dall’Italia, che vengono scelti dal 47% della popolazione francese (ben lontani dai numeri di Spagna, 35% e Cile, 18%).

«Ed è con un occhio rivolto alle grandi potenzialità che questo mercato ha da offrire che si posiziona la partecipazione della collettiva piemontese – commenta Filippo Mobrici, presidente di Piemonte Land of Perfection -, sviluppando una promozione del nostro vino che non prescinda dal territorio in cui esso nasce. Un territorio unico al mondo, proclamato patrimonio dell’umanità Unesco nel 2014 e grande orgoglio dei nostri produttori che hanno contribuito a plasmarlo con il loro lavoro e che giorno dopo giorno rendono più solida la sua identità attraverso la promozione capillare sui mercati internazionali e locali»”.

Add a comment Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Previous Post

Intervista. Parla Mauro Damerio, presidente dell'Enoteca Regionale di Nizza Monferrato (Asti): «Apriamo la Cantina delle annate storiche del Nizza docg. Un omaggio ai vini del nostro territorio»

Next Post

Regione Piemonte. Approvati i progetti di promozione del vino sui mercati extra europei. Undici milioni di euro a 20 progetti di consorzi e produttori

Pubblicità