Un piazza rinnovata che si affaccia sulla città dove, nel 1965, nacque il primo spumate d’Italia e una panchina che ricorda la forma di un acino per celebrare la vocazione al vino della stessa città da dove partì la candidatura che portò, nel 2014, la dichiarazione a Patrimonio dell’Umanità Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.
La città è Canelli, dove ieri, mercoledì, 22 giugno, in piazza San Leonardo sulla collina di Villanuova che domina l’abitato, si è inaugurato il rinnovato look proprio della piazza con un angolo relax e nuove panchine. Il tutto in cima alla “Sternia”, la millenaria stradina acciottolata che collega il centro storico di Canelli con la Collina di Villanuova.
Nella stessa occasione è stata inaugurata ufficialmente anche la “panchina Unesco”, con la singolare forma di acino (per la verità già lì installata da alcuni mesi) realizzata dall’associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero Monferrato, finanziata dalla Regione Piemonte, sistemata sul Belvedere, altro punto panoramico a Villanuova di Canelli, tappa finale di quella “Via degli innamorati” ispirata ai famosi “Fidanzatini” personaggi protagonisti delle vignette romantiche create del noto disegnatore Raymond Peynet, che sale lungo la collina.
Per celebrare al meglio la doppia inaugurazione il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti è stato partner dell’amministrazione comunale (alla cerimonia hanno partecipato i vertici dell’ente) mettendo a disposizione l’Ape Car con la livrea con i loghi e simboli della denominazione, attrezzata come piccolo bar semovente che ha offerto graditissime degustazioni di Asti Spumante e Moscato d’Asti docg, sia in purezza sia come ingredienti di freschi e sorprendenti cocktail e long drink.
Per l’occasione non sono mancate le dichiarazioni ufficiali.
Lorenzo Barbero e Stefano Ricagno, rispettivamente presidente e vicepresidente senior del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti, hanno fatto rimarcare come l’occasione di Canelli sia stata importante perché ha posto l’accento sulle origini della denominazione. «L’Asti Spumante è nato a Canelli oltre un secolo e mezzo fa e partecipare all’inaugurazione di due infrastrutture nel cuore storico di questa città, che è tra le capitali della denominazione, è stato un onore oltre che un dovere di riconoscenza» hanno commentato.
Per il sindaco di Canelli, Paolo Lanzavecchia, la partnership con il Consorzio è un punto di forza, oltre alla possibilità di offrire, ai cittadini e ai turisti che visitano Canelli, due luoghi panoramici di eccezionale bellezza. «La nuova panchina fornita dell’Associazione Unesco e i lavori di ristrutturazione della piazza San Leonardo con nuove panchine a disposizione di turisti e pedoni – ha detto il sindaco di Canelli -, sono segnali inequivocabili del progetto che l’amministrazione comunale di Canelli ha intenzione di mettere in atto per favorire lo sviluppo non solo di comparti come quelli vinicolo e enoturistico strettamente collegati fra loro, ma anche settori come quelli culturale, paesaggistico e della sostenibilità ambientale, che sono e saranno il presente e il futuro della città».
Tra gli interventi anche quello di Annalisa Conti, vicepresidente dell’associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato che ha ricordato come la prima idea della candidatura partì da Canelli, alcuni anni prima della proclamazione Unesco del 2014, la prima in Italia di un territorio vocato alla produzione di vini pregiati, e che Canelli restò core zone del sito proprio grazie alla particolare lavorazione dell’uva Moscato bianco da cui si ottengono Asti Spumante e Moscato d’Asti.
Nella foto che apre questo post, da sinistra, Lorenzo Barbero, Annalisa Conti e Paolo Lanzavecchia.
fi.l.