Quasi un mese fa a Canelli, nell’Astigiano, patria dello spumante italiano nato proprio qui nel 1865 grazie all’intuizione di Carlo Gancia, era stata aperta, una mostra di manifesti storici delle case spumantiere locali.
Nomi che hanno fatto la storia non solo dell’enologia italiana, ma anche del business del vino e delle bollicine made in Italy nel mondo. Gancia, Riccadonna, Bosca, insieme a marchi come Contratto, Coppo ed altri sono rappresentati, attraverso i loro prodotti interpretati dalla creatività di artisti famosi tra l’800 e il ‘900 che firmavano vere campagne pubblicitarie all’epoca sviluppate soprattutto con i manifesti d’affissione, opere d’arte prestate alle réclame, come appunto è intitolata la mostra.
Tuttavia alcune di queste maison sono cambiate, e molto, nel tempo. Le famiglie che le avevano fondate le hanno cedute ad altri. È il caso della Contratto che oggi è controllata dalla famiglia Rivetti (La Spinetta di Castagnole Lanze) che ha rilanciato il settore spumantistico; della Riccadonna da anni nell’orbita di Campari ed oggi ha sede a Novi Ligure in un grande compleso industriale dove hanno sede le attività delal multinazionale milanese del beverage; della Gancia ceduta al tychoon russo Roustam Tariko che ha mantenuto la sede canellese e continua a dichiarare interesse alle produzioni tradizionali. Controllate ancora da esponenti delle famiglie che le fondarono restano la Bosca, la Tosti, la Coppo.
Comunque la mostra di vecchie affiches ha il merito di ricordare ai canellesi e non cosa è stato un comparto che era leader con generazioni di imprenditori-pionieri.
È visitabile, come si legge in una nota diffusa in questi giorni, tra Palazzo G.B. Giuliani (via Giuliani 29); Coppo via Alba 68; Contratto via Giuliani 56; Bosca via Giuliani 23. Per informazioni rivolgersi a Ufficio IAT telefono 0141-820280 o email iat @comune.canelli.at.it. La mostra è stata voluta dal Club per l’Unesco di Canelli (presidente Simona Chiarlo Depaoli) e curata da Giancarlo Ferraris, (artista e grafico pubblicitario nonché collezionista ed esperto della storia della pubblicità del vino), e Sergio Bobbio, (conoscitore degli archivi municipali ed aziendali e della storia delle attività economiche canellesi). «L’intento di valorizzare l’enorme patrimonio artistico detenuto dalle cantine storiche che hanno, di fatto, determinato la nascita della pubblicità legata a questo settore» spiegano gli organizzatori.
Nelle cantine Bosca, Contratto e Coppo sarà possibile visitare la mostra relativa ai propri manifesti nell’ambito del normale tour di visita. I manifesti della ditta Gancia, per motivi organizzativi, sono esposti presso i locali dell’Enoteca Regionale di Canelli situata in via G.B. Giuliani.
La mostra sarà visitabile ogni giorni nei seguenti orari: lunedì dalle 10 alle 13; da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Si legge ancora nella nota degli organizzatori: “L’esposizione raccoglie le testimonianze dell’evoluzione della pubblicità murale attraverso i manifesti delle quattro cantine dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nell’ambito del 50° sito italiano. Nelle cantine Bosca, Contratto e Coppo sarà possibile visitare la mostra relativa ai propri manifesti nell’ambito del normale tour di visita. I manifesti della ditta Gancia, per motivi organizzativi, sono esposti presso i locali dell’Enoteca Regionale di Canelli situata in via G.B. Giuliani. Sono esposti pannelli che raccontano la storia dell’azienda, le note biografiche degli artisti che hanno realizzato le opere. Alcune aziende esporranno per l’occasione anche alcuni manifesti originali. La mostra mette in risalto anche alcune curiosità, per la ditta Bosca, ad esempio, il più noto e celebrato cartellonista italiano, Marcello Dudovich, ha realizzato il suo unico manifesto del settore Vini e Spumanti; Contratto propone uno suoi dei primi pezzi in cui è raffigurata una parte di Canelli e lo stabilimento prima della ristrutturazione; l’azienda Coppo mette in mostra una scultura di ottima fattura rappresentate un puttino intendo a tappare con le mani una bottiglia di spumante, scultura che rappresenta la tradizione famigliare e la attribuisce ad un giovane Manzù, probabilmente unica opera giovanile esistente del grande scultore. La ditta Gancia espone uno dei primissimi manifesti del vino italiano, del 1895, opera del pittore Alberto Rossi”.
Mostra. A Canelli esposti i manifesti storici delle Grandi Case spumantiere. Che nel tempo sono cambiate profondamente
inserito il 19 Ottobre 20162 Commenti Aggiungi un tuo commento.
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Ciao Claudia e grazie di avere visitato SdP. Purtroppo non sappiamo se esiste un catalogo. Crediamo, però, tu possa avere notizie più certe contattando direttamente il Comune di Canelli. Ciao e buona fortuna per tutto.
Buonasera, sono una studentessa all’ultimo anno della magistrale di storia dell’arte presso l’università degli studi di Genova.
Volevo sapere se esiste un catalogo di questa mostra o se esiste un archivio di questi manifesti per fare un lavoro di tesi.
Grazie,
Cordialmente,
Claudia Scarcella.