Moscato. I Comuni si muovono. Icardi: «Quale futuro per il comparto? A quando le trattative per la vendemmia 2018. E che fine faranno i sorì?»

inserito il 29 Giugno 2018

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Fa già caldo e il mondo del moscato comincia a bollire. In pentola le questioni di sempre: il futuro, le rese, i prezzi delle uve e la questione dei sorì, i vigneti impervi ed eroici che dovrebbero rendere di più per premiare quei vignaioli epici che ancora li presidiano. Temi che l’associazione Comuni del Moscato propone con una nota stampa diffusa, a sorpresa, oggi che pubblichiamo integralmente e che fornisce più di uno spunto di riflessione. Buona lettura.  

Mentre l’annata agricola è in balia delle sorprese del meteo, che in questa primavera appena conclusa ha complicato il lavoro in vigna, il comparto del Moscato si interroga su quale sarà il futuro prossimo, i dati di produzione e di mercato della prossima vendemmia. In effetti si sente la mancanza di dati “ufficiali”, mentre corrono soltanto voci su eventuali rese ma non risultano tavoli di discussione in sostituzione di quelle riunioni di Paritetica in Regione ormai lontane. Questo è ciò che intende evidenziare l’associazione dei Comuni del Moscato, che vorrebbe maggiore discussione tra le parti in questo periodo di avvicinamento alla raccolta in vigna. Ciò che si sa, purtroppo, è l’attuale segno negativo sui dati di mercato che per la prima volta dopo tanto tempo includono anche il Moscato tappo raso e non solo l’Asti Spumante. Pare però che il nuovo prodotto Asti Secco incontri il favore del consumatore e l’impressione è che per il futuro possa offrire numeri maggiori di quelli attuali se, e soltanto, se si patirà subito con una campagna promozionale adeguata, e molto dipenderà, come sempre, dalle scelte di mercato dei produttori, in riferimento ai prezzi di vendita che dovrebbero essere lontani da numeri avvilenti.

L’associazione dei sindaci del Moscato si è occupata negli ultimi mesi in modo particolare della questione dei “sorì”, che rimane argomento “sospeso” tanto quanto lo sono i tralci su quei versanti in pendenza. E’ da parecchio tempo infatti che l’associazione, e in testa il presidente Luigi Genesio Icardi, spinge per trovare soluzioni che permettano di salvaguardare interi versanti collinari e allo stesso tempo valorizzare il lavoro degli agricoltori su queste terre. Dopo alcune riunioni si è concretizzata finalmente la volontà collaborativa tra l’associazione e il consorzio di tutela che sta sfociando nella costituzione di una commissione speciale formata da amministratori comunali e da consiglieri del Consorzio, un gruppo ristretto che si occupi dell’argomento attraverso una programmazione che includa dapprima una mappatura corretta, aggiornata e definitiva dei vigneti in pendenza, lavorando poi successivamente ad una modifica del disciplinare, inserendo una menzione geografica aggiuntiva. In questa commissione i rappresentanti dell’associazione saranno i Comuni di Santo Stefano Belbo, Neviglie, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Canelli e San Giorgio Scarampi. E’ un’occasione da non perdere, ma bisogna accelerare i tempi.

L’invito, infine, è di seguire costantemente il sito web www.associazionecomunidelmoscato.it per essere aggiornati sulle notizie provenienti dal comparto e anche sugli eventi in programma nei diversi Comuni.

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