Oggi l’associazione dei Comuni del Moscato, che raggruppa sindaci e amministratori dei 52 Comuni che fanno parte della zona di produzione, ha diffuso una nota ufficiale.Una comunicazione istituzionale che, però, tra il resoconto della vendemmia 2015 e la celebrazione del compleanno di Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco dei paesaggi vitivinicoli piemontesi, ha inserito anche un accenno alla vicenda Zonin-Asti, cioè all’annosa querelle che contrappone la città di Asti, dove il gruppo Zonin ha una ventina di ettari coltivati a moscato, a una parte dei produttori che non vogliono che la città di Alfieri (e quindi anche le vigne di Zonin) entrino nella zona di produzione, come si tenta di fare da anni.
Una querelle, si diceva, annosa, il cui ultimo atto, cioè la sentenza con la quale il Consiglio di Stato dà di fatto torto a Zonin, si è consumato qualche mese fa e che, tuttavia, viene ricordata in questa nota, per così dire, “tardiva”, diffusa, proprio oggi che su tutti i media è rimbalzata l’altra “grana” che coinvolge Gianni Zonin, cioè quella legata a presunte irregolarità della Banca Popolare di Vicenza di cui l’imprenditore vinicolo veneto è presidente da tempo. Un modo per legarsi all’attualità? Una combinazione? Sia come sia il tempismo è stato perfetto.
Qui di seguito la versione integrale del comunicato dell’associzione dei Comuni del Moscato: “E’ terminata una vendemmia delle uve Moscato dai grandi profumi, che sarà certo ricordata per la qualità eccellente e per quei quadri aromatici che sono rappresentativi delle grandi annate. Tutto sommato le condizioni meteo non hanno compromesso il lavoro di raccolta nei filari e c’è una certa soddisfazione generale: rese e ricavi hanno contemplato l’accordo siglato lo scorso anno ed in forse è rimasta soltanto la questione di “bloccare” anche quest’anno una riserva vendemmiale. L’applicazione del cosiddetto sistema “blocage-deblocage” non ha infatti trovato accordo unanime e forse soltanto una bella sorpresa dal mercato potrà riaccendere i riflettori sulla questione.
Alle porte di questa ultima vendemmia, partita anche quest’anno nell’estivo mese di agosto, è giunta anche la notizia della attesa sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha dichiarato l’inammissibiltà dell’ultimo ricorso presentato dalla azienda Castello del Poggio di proprietà Zonin, relativamente all’inserimento dei suoi vigneti nel disegno del disciplinare DOCG. Hanno quindi prevalso ancora una volta il buon senso e le buone ragioni dei produttori, per usare le parole di Giovanni Borriero, presidente della Associazione Comuni del Moscato che ha sempre tenuto ferma la sua posizione insieme alla Associazione Produttori Moscato, a Muscatellum e a Coldiretti Piemonte in questa annosa battaglia di carattere anche legale.
Gran parte del territorio del nostro Moscato è poi in questi giorni protagonista delle celebrazioni che intendono festeggiare il primo anno di iscrizione dei Paesaggi Vitivinicoli Piemontesi alla lista dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco. Tanti sono gli eventi e gli appuntamenti che si svilupperanno in diversi paesi, oltre ai luoghi più rappresentativi e alle cosiddette core zone. Un programma intenso che va ad arricchire l’ormai tradizionale vivacità dell’autunno sulle nostre colline, dove il fascino del paesaggio e le atmosfere popolari allestiscono una grande festa attorno all’immenso banchetto enogastronomico che offre questa terra, sempre più apprezzato dal turismo mondiale. Sul sito web www.associazionecomunidelmoscato.it i programmi e i riferimenti per gli eventi previsti”.