«Franco era un amico vero, uno di quelli che mancano quando se ne vanno e lui mancherà a tutti, mancherà il suo sorriso, le sue battute, i suoi messaggi al telefono», Romano Dogliotti, moscatista e presidente del Consorzio dell’Asti docg commenta con parole spezzate la scomparsa di Franzo Rovero, l’enologo e distillatore di San Marzanotto, morto venerdì 26 maggio.
Rovero, che era malato da qualche tempo, conduceva, con i suoi famigliari (i fratelli Michelino e Claudio e la sorella Rosanna), un’azienda vitivinicola (qui) a San Marzanotto, alle porte di Asti. Lui, enologo e appassionato di grappe, era il “mastro distillatore” e portavano la sua firma i distillati più pregiati che uscivano dalla cantina dei Rovero con il marchio “Milin”.
Era anche impegnato dell’associazionismo sindacale, dirigente provinciale della Confartigianato e socio del Club Lions di Costigliole d’Asti per cui aveva curato molte iniziative.
«Andavo a trovarlo ogni volta che potevo – racconta ancora Dogliotti -. L’ultima volta proprio venerdì. Abbiamo scherzano. Come sempre. Mai avrei immaginato che sarebbe stata l’ultima volta».
Franco Rovero lascia la moglie Fernanda Molinaris, biologa e insegnante e il figlio Simone, 22 anni, studente universitario al corso di Enologia.
Lutto. Morto Franco Rovero, 58 anni, enologo e mastro distillatore astigiano. Il ricordo di Romano Dogliotti (Consorzio dell’Asti): «Un amico vero. Mancherà»
inserito il 27 Maggio 2017Lascia un Commento
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