Lutto. Morto Bruno Cerrato, il “torronaio” di Cassinasco (Asti). Il suo “Torrone Faccio” celebrato da golosi, appassionati e guide

inserito il 5 Dicembre 2016

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Difficile trovare sul web o negli archivi dei media una foto di Bruno Cerrato, l’artigiano pasticciere che per decenni ha fatto un torrone squisito e unico nella sua bottega che si affaccia sulla piazza di Cassinasco paese astigiano tra Canelli e le prime propaggini della Langa astigiana. “Il torronaio”, come è stato scritto anche sui manifesti funebri, se n’è andato in questi giorni, a 87 anni, senza clamore, come era vissuto, lasciando la moglie Silvia, il figlio Maurizio con la moglie Maria e come si dice in questi casi, ed è vero, l’amata nipotina Francesca. La storia del Torrone Faccio (dal cognome del fondatore, avo dei Cerrato) la trovate qui. Per cronaca basti il ricordo di chi intervistò Bruno e il figlio Maurizio proprio nel laboratorio di Cassinasco, un bel po’ di anni fa. Ne venne fuori un colloquio goloso, non solo nel senso che si parlò di nocciole piemontesi, di tecniche di cottura e di confezionamento, di miele e di tanto altro, ma anche per la passione che Bruno, si vedeva benissimo, aveva saputo trasmettere al figlio Maurizio che era già al timone dell’azienda di famiglia. Certo ci furono anche gli assaggi. Uno su tutti: quello della Torroncina, una crema spalmabile che surclassa di molto quelle al cioccolato. Di questa crema vera leccornia langarola ha scritto anche Marco Drago, scrittore e autore radiofonico originario di Cassinasco, nel suo libro “La vita moderna è rumenta”. Un omaggio al “torronaio” di Cassinasco.

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