Per tutti era il milanese innamorato della Barbera di Nizza a cui aveva dedicato lavoro nella cantina «La Barbatella» che aveva fondato anni fa. Angelo Sonvico, 83 anni, è morto a Milano, città dove era nato e per una vita gestito una sala di scommesse ippiche. Un tumore lo ha sconfitto. Ma oltre a Milano la sua “piccola patria” era Nizza Monferrato. Lì, nel 1982, Sonvico comprò sul Bricco, una delle zone più vocate alla produzione di Barbera, una cascina con 4 ettari di vigneto. Ne fece un gioiello di qualità, scegliendo di produrre una Barbera selezionata in un momento in cui tutti puntavano ai volumi. Era amico di Giacomo Bologna, il mitico produttore di Braida, a Rocchetta Tanaro, che reinventò la Barbera. Il suo enologo era quel Giuliano Noè papà di grandi vini e di grandi Barbere.

La Barbera Vigna dell’Angelo di Sonvico divenne una delle Barbere più premiate del Piemonte: per 23 volte il Gambero Rosso l’ha insignita dei «3 Bicchieri». Il “milanese dei cavalli” divenne così un tutt’uno con il Bricco e la Barbera che nel ’92 divenne cittadino onorario. Non male per un “lumbard” innamorato del vino “mito” del Piemonte.