Ieri c’è stato l’ultimo addio a Gigi Rosso, enologo e uomo di Langa, produttore di vini eccelsi e indimenticabili. Se n’è andato a 87 anni, nella sua casa di Alba. È stato enologo in grandi maison vitivinicole piemontesi e poi ha aperto la sua Cantina diventata una griffe del Barolo e del Barbaresco e di tutti i vini langaroli.
La memoria ci restituisce un paio di brevi incontri con lui. Niente di approfondito e tuttavia sufficiente per farci conservare, negli anni, il ricordo di una persona piacevole, colta, gentile e disponibile. Non è scontato di questi tempi.
Dunque l’unico modo per sottolinearne lo spirito e la verve di questo “patriarca” del vino piemontese ci è parso pubblicare le sue parole che testimoniano quanto amore e passione e rispetto le vecchie generazioni abbiano avuto e hanno nei confronti della terra. Un insegnamento che speriamo passi alle nuove generazioni.
Ecco le parole di Gigi Rosso: «Sono nato nella vigna. Sono cresciuto nella vigna e perciò porto la vigna nel mio cuore. Le Langhe sono la mia casa. Questa terra mi ha fatto un regalo molto speciale. Per ringraziarla, ogni anno, raccolgo i suoi frutti e li curo come una mamma si prende cura dei propri piccoli. Mi chiamano enologo, mi citano come esperto di vini, mi definiscono un pioniere, ma la verità è solo una: quando parla la natura io ascolto. La mia terra ha molto da raccontare e io ho molta voglia di ascoltare»
SdP