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I primi caldi estivi invogliano a sorseggiare un fresco calice di Asti spumante o di Moscato d’Asti docg. Sono da poco passate le 17 e Giacomo Pondini, 44 anni, toscano di Grosseto (con mamma fiorentina), da pochi giorni nuovo direttore del Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti docg, cede al caldo e alla tentazione e si fa intervistare degustando ottime bollicine docg.
Quello di direttore dl Consorzio è un compito per nulla facile, oltre tutto in un momento storico che non invita all’ottimismo, ma che, nello stesso tempo, fornisce spunti di riflessione e, per chi le saprà cogliere, anche occasioni per esplorare nuove strade in tema di marketing di comunicazione, di produzione e approccio ai mercati.
Temi toccati da Pondini nella sua prima intervista a SdP ricordando i suoi trascorsi professionali e personali, dalla breve parentesi in diplomazia (dopo laurea e il master in Scienze Internazionali e carriera diplomatica) alle esperienze dirigenziali ai Consorzi del Morellino e del Brunello.
Ora, dalla direzione dell’ente che ha sede in piazza Roma, ad Asti, in Piemonte, Pondini non manca di indicare alcune stelle polari: la storicità e l’importanza dell’Asti e del Moscato d’Asti docg per l’Italia del vino; la necessità di consolidare un coordinamento nazionale che presenti il Belpaese come “brand” nel mondo e favorisca le differenze territoriali che sono valore aggiunto; e che la terribile esperienza della pandemia sia occasione di riflessione e di elaborazione di nuove strategie.
Dal punto di vista operativo il direttore Pondini dovrà vedersela con un settore non troppo incline alla coabitazione pacifica (una caratteristica tutta italiana e non solo nel mondo del vino) tra anime agricole, commerciali e industriali che spesso faticano a trovare punti di contatto, ma che ultimamente stanno tentando di parlare la stessa lingua, almeno dal punto di vista promozionale. È un primo passo. Speriamo non sia il solo. La vendemmia è alle porte e, tempo permettendo, si annuncia ottima.
Qui la nostra videointervista a Giacomo Pondini.
Buona visione