Ideona: promuovere la frutta piemontese in abbinamento al Prosecco veneto. Accade a… Cuneo

inserito il 4 Giugno 2013

Come promuovere al meglio le eccellenze frutticole del Piemonte? Ma ovviamente con un happy hour (aperitivo in italiano) a base di… Prosecco veneto.

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 I piemontesi non sono nuovi a queste eno-gaffe. L’ultima l’ha fatta un’associazione di frutticoltori cuneesi che nella sua mission ha la valorizzazione della frutta made in Piemonte. La sede è a Saluzzo, non a Treviso. Eppure nel volantino diffuso sul web campeggia, accanto ad una bella foto di frutti di bosco, una bottiglia di prosecco di Valdobbiadene della cantina Santa Margherita. Ottimo prodotto che, però, col Piemonte c’entra poco.

Ora, se è vero come è vero che sono molte le Cantine piemontesi che imbottigliano e vendono Prosecco, perché per promuovere i frutti di bosco piemontesi  non è stato scelto almeno un prodotto uscito da una cantina piemontese? Non ci risulta che kiwi o pesche venete siano valorizzate in abbinamento all’Asti o al Brachetto docg.

La sensazione è che sia l’ennesimo scivolone. Del resto i piemontesi non sono nuovi a queste eno-gaffe. Tempo fa in uno spot Fiat che reclamizzava un furgoncino la location era la cantina vinicola dell’attore Christopher Lambert… in Argentina; due anni fa polemiche al calor bianco alla premiazione del Rally del Moscato, sul podio c’erano magnu di Prosecco anche se di un produttore piemontese; infine per due anni di seguito la Juventus, alla festa per la vittoria dello scudetto, ha stappato Champagne e perfino… birra… tedesca.

Insomma i piemontesi vorrebbero considerazione per le proprie eccellenze e poi, a quanto sembra, sono i primi a snobbarle.

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)

7 Commenti Aggiungi un tuo commento.

  1. filippo 6 Giugno 2013 at 10:19 -

    apprezzo il francesismo… 😉

  2. giovanni bosco 6 Giugno 2013 at 09:36 -

    I nostri vecchi avrebbero detto : suma prope di cuion…

  3. Adriano Salvi 5 Giugno 2013 at 10:15 -

    @Fabio Filippo non ha certo bisogno di difensori, però ha perfettamente ragione, non se ne può più di questo “prosecchino” utilizzato ovunque…propongo di chiamare un bar “Tafazzi” (magari c’è già) dove i piemontesi che entrano siano costretti a percuotersi i genitali con una bottiglia (di vetro). Diventa davvero pesante far cronoca di pallosi convegni e riunioni varie in cui si continua a parlare di territorio e della promozione dei suoi prodotti e poi all’atto pratico non si è neppure capaci di abbinare la frutta al Moscato, Brachetto, Malvasia di Casorzo, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco ecc. E’ ora di fare pernacchie a tutti gli “esperti” del nulla…

  4. filippo 5 Giugno 2013 at 07:57 -

    non era mia intenzione…

  5. filippo 5 Giugno 2013 at 07:56 -

    in tedesco tsczz-ain… 😉

  6. Fabio Gallina 5 Giugno 2013 at 00:15 -

    Sempre aggressivo!!!

  7. marco molinari 4 Giugno 2013 at 21:16 -

    in inglese il creativo prosecchiano si chiamerebbe cogl 1

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