
La “bomba” della guerra commerciale USA-UE viene sganciata oggi, 13 marzo, proprio mentre si intrecciano notizie altalenanti sulle guerre che fanno morti in Ucraina e in Medio Oriente.
Sul suo social Truth il Presidente USA, Donald Trump minaccia gli “alleati” europei e scrive così, testualmente (maiuscolo compreso): «L’Unione Europea, una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo, creata con il solo scopo di trarre vantaggio dagli Stati Uniti, ha appena imposto una tariffa sgradevole del 50% sul whisky. Se questa tariffa non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti imporranno a breve una tariffa del 200% su TUTTI I VINI, CHAMPAGNE E PRODOTTI ALCOLICI IN PRODUZIONE DALLA FRANCIA E DA ALTRI PAESI RAPPRESENTATI DALL’UE. Ciò sarà fantastico per le attività di vino e champagne negli Stati Uniti».
Insomma The Donald sembrerebbe rispondere ferocemente alla UE “ostile e abusiva” che qualche giorno fa aveva annunciato ritorsioni ai dazi USA.
L’Europa ha risposto tramite il Ministro del Commercio Estero, Laurent Saint-Martin che assicura come la UE sia «determinata a replicare». Ha scritto sul social X il Ministro francese: «Trump sta intensificando la guerra commerciale che ha deciso di scatenare. La Francia resta determinata a rispondere insieme alla Commissione europea e ai nostri partner. Non cederemo alle minacce e proteggeremo sempre i nostri settori. Se gli USA applicheranno dazi su Champagne e vini europei non cederemo mai alle minacce e proteggeremo sempre le nostre filiere».
Ma quanto vale il mercato USA per i vini europei di cui fanno parte a peino titolo denominazione piemontesi come Barolo, Barbaresco, Asti Spumante e Moscato d’Asti?
Nel 2023 negli Stati Uniti si sono consumati oltre 30 milioni di ettolitri di vino, mantenendo il primato mondiale nei consumi assoluti. Nello stesso anno gli States hanno importato vino per oltre 6 miliardi di euro con un -11% rispetto al 2022.
Per quanto riguarda gli Stati UE la Francia è il principale fornitore di vino degli USA con oltre il 37% del mercato. Segue l’Italia con una quota superiore al 30% con esportazioni al di sotto dei 2 miliardi di euro nel 2023 (-11,4% rispetto all’anno precedente) quando le importazioni di vino negli Usa raggiunsero i 7,3 miliardi di euro e l’Italia, con la Spagna, sfiorò il record storico.
Per gli spumanti il nostro Paese, dove si producono Prosecco, Asti, Franciacorta, Trento doc, Alta Langa e tante altre tipologie di bollicine, si conferma leader nei volumi esportati negli Stati Uniti, con 122,6 milioni di litri nel 2024, in crescita del 13,7% rispetto all’anno precedente. I francesi, d’altro canto, comandano in termini di valore, con 887,8 milioni di dollari, mentre l’Italia segue con 683,6 milioni di dollari.
Ora bisognerà vedere se dalla parole si passerà ai fatti, da un sponda e dall’altra dell’Oceano.
fi.l.
Qui sotto come un media USA, l’agenzia di stampa MSNBC (il link originale qui), ha dato la notizia dell’escalation della guerra commerciale tra USA e UE. Una curiosità, al termine dell’annuncio dato dalla giornalista, il collega chiude il servizio precisando che lo Champagne, al contrario di quanto scritto da Trump nel suo post su Truth, si fa solo in Francia, nell’omonima regione viticola.