Grinzane Cavour. A dieci anni dalla proclamazione Unesco ecco i premi ai vignaioli piemontesi custodi e sentinelle del paesaggio patrimonio dell’Umanità

inserito il 9 Aprile 2024

C’era chi, leva 1932, va ancora va in vigna e si fa aiutare dal figlio ormai settantenne e c’è il ragazzo di vent’anni che raccoglie l’eredità del nonno e manda avanti le vigne di famiglia. Ci sono le Cantine sociali che mantengono ancora un rapporto strettissimo con i soci vignaioli facendoli parte di progetti e iniziative e ci sono le case vitivinicole, grandi e piccole, che credono nella tutela dei vigneti come veri giardini del Piemonte.

L’idea di premiare questi numi tutelari del territorio si è concretizzata il 7 aprile scorso all’enoteca regionale di Grinzane Cavour. Cornice ideale dell’evento il decimo anniversario della proclamazione dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sito Unesco e Patrimonio dell’Umanità. A condurre la manifestazione davanti a un folto pubblico attento, oltre al presidente dell’enoteca, Roberto Bodrito (anche sindaco di Cortemilia) e al direttore dell’ente, Marco Scuderi, Luciano Bertello, scrittore e promotore culturale (ruolo rarissimo di questi tempi) e della stssa manifestazione di domenica, che ha come focus in molti suoi libri la stroria e le tradizioni anche enogastronomiche d’eccellenza. Al tavolo dei relatori, in veste di ospite, c’era anche Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio di tutela dei vini Etna doc, una delle denominazioni emergenti nel panorama enologico italiano e mondiale, con molti punti di contatto con dop piemontesi “rampanti”, dal Ruché al Nizza docg, dal Canelli al Derthona/Timorasso.

Gli interventi. Bertello ha ricordato che i vigneti, coltivati da donne e uomini di Langa-Roero e Monferrato, sono la vera grande bellezza del territorio e vannio difesi e tutelati, anche attraverso la divulgazione della cultura e delle colture di eccellenza che esprimono. Bodrito (in coda a questo post la sua video intervista) ha ricordato lo spirito di unione che caratterizza il sito Unesco e i tanti appeal che esprime e che deve saper sviluppare. Concetti ribaditi anche da Mariano Rabino, presidente dell’Ente Turismo Langhe-Monferrato-Roero, e da Giuseppe Rossetto, vicepresidente dell’associazione dei Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato che gestisce il sito Unesco collegato. Infine da Maurizio Lunetta una sintetica disamina sulla storia e le carattaristiche del territorio dell’Etna Doc, in un paesaggio unico come quello delle pendici del vulcano siciliano che sta attraversando una felice stagione di sviluppo, ma che è chiamato, come le altre aree agricole italiane ed europee, ad affrontare la sfida della siccità e del cambiamento climatico. Qui sotto la nostra video intervista.

Poi la premiazione dei vignaioli, delle Cantine e dei Comuni che ospitano la “grande bellezza” dei vigneti piemontesi, dal Timorasso al Moscato, dal Nizza al Barbaresco, dal Nebbiolo alla Barbera. Tutta la filiera legata alla terra e alle vigne mai abbastanza protagonista di eventi e manifestazioni che, spesso, presentano i vini senza ricordare la gente, il territorio, il lavoro, la fatica e la passione, che stanno dietro a un calice.

fi.l.

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