La pasta ideale per questo timballo piemontese è naturalmente la tagliatella fresca, ottenuta impastando 7 uova intere e 4 tuorli con un chilo di farina, tagliata larga come il dito mignolo. Ma se non avete tempo di farvi in casa la pasta fresca, potete servivi di pasta secca, anche di formato a conchiglia, o farfalla o simili.
Cuocete la vostra pasta molto al dente, praticamente a metà cottura; scolatela e conditela con burro, parmigiano, qualche sfoglietta di fontina valdostana, e qualche cucchiaio di besciamella piuttosto liquida preparata in precedenza. La besciamella può anche essere sostituita con qualche cucchiaiata di panna liquida.
Versate la pasta così condita in una teglia da forno precedentemente imburrata e cosparsa di pangrattato.
Passate in foro già caldo a 200°, e lasciate gratinare per una ventina di minuti.
Servite questa magnifica pasta, di gusto tutto piemontese e torinese, in piatti individuali ben caldi, grattandovi sopra una coltre di tartufo.