Ecco che cosa, secondo un lancio Agi, ha detto Beppe Fiorello, siciliano doc e fratello attore di Rosario, ad un convegno su vino e giovani organizzato in Veneto: «Sono qui per imparare come spiegare ai miei figli cosa è il vino e anche se sono piccoli gioco a fargli sentire il profumo del vino, e vedo nei loro occhi che capiscono che la famiglia si riunisce, e sta insieme. È da qui che deve partire l’educazione corretta dei giovani al vino, che rischia di finire nello stesso calderone dei super alcolici, quando si parla di abuso di alcol, e invece è una cosa completamente diversa».
Roba da dargli subito la cittadinanza onoraria a Barolo, Barbaresco o a Canelli. Invece dal Piemonte sulla questione vino-alcol s’ode il solito silenzio di gomma. Peccato (e bravo Beppe!)
