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Evento. Ecco Gastronomix 2019: a Ivrea, Vercelli e Asti s’incontrano Barbera, Erbaluce e riso di Baraggia per far risplendere le stelle di chef europei e italiani nel nome della buona cucina e del vino d’eccellenza
Vino. Il Nizza docg riconosciuto anche dalla Ue. «Viva il Nizza docg e, per favore, chiamiamolo solo così»

Evento. Ecco Gastronomix 2019: a Ivrea, Vercelli e Asti s’incontrano Barbera, Erbaluce e riso di Baraggia per far risplendere le stelle di chef europei e italiani nel nome della buona cucina e del vino d’eccellenza

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Viva la squadra. Potrebbe essere questo lo slogan simbolo della presentazione di Gastronomix, la rassegna di vino e cibo, con inediti confronti tra cuochi stellati stranieri e italiani insieme a masterclass su vini piemontesi, che si svolgerà dal 18 al 23 febbraio tra Ivrea, Vercelli e Asti.
Organizza Collisioni, collaudata macchina che da anni allestisce il festival musicale di Barolo e, da un po’ di tempo, anche progetti legati al vino d’intesa con il giornalista Ian D’Agata, con il supporto di Regione Piemonte e Consorzi di Barbera, Erbaluce e riso di Baraggia.
Ed è proprio su queste alleanze che si è incentrato l’incontro pubblico di oggi ad Asti. Padrone di casa il sindaco di Asti, Maurizio Rasero che, in tempi di ristrettezze di bilancio per gli enti locali è ben contento, e lo dimostra con una raffica di ringraziamenti, che la sua città sia scelta come location di eventi di rilievo.
A fare da “maestro di cerimonie” della presentazione di Gastronomix Filippo Taricco, mente e anima di Collisioni, outfit da impresario rock, ma gran conoscitore di vizi e virtù del Piemonte ancora non pienamente consapevole delle proprie potenzialità. Racconta: «Pensate che qualche tempo fa a Canelli in un locale con amici abbiamo chiesto delle bollicine e ci hanno proposto quelle venete». Ça va sans dire a noi è successa la stessa cosa, alcuni anni fa, nel cuore di Barolo. Segno che molto lavoro deve ancora essere fatto sul territorio.
Ma si diceva la squadra. Ebbene tutti gli interventi che hanno presentato Gastronomix hanno sottolineato, giustamente, sia chiaro, questo aspetto.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, ha elogiato la collaborazione tra Consorzi auspicandone la moltiplicazione. «È l’unica direzione su cui si deve puntare per valorizzare al meglio. La Regione in quetso senso non ha mai fatto mancare il proprio appoggio»
Filippo Mobrici, presidente del Consorzio della Berbera e vini del Monferrato,  anche a capo di Piemonte Land, ente che riunisce tutti i Consorzi vinicoli del Piemonte, ha ricordato come al via della collaborazione sia quella maestra per battere strade nazionali e internazionali. Mobrici ha pure fornito qualche dato sulle sulla denominazione Barbera d’Asti, la dop più grande del Piemonte, 10 milioni di bottiglie esportate nel mondo, «E un’eccellenza come il Nizza docg (viene fatto da uve barbera in purezza) che in questi giorni è stata riconosciuta anche dall’Unione Europea dopo un lungo iter e troppi intoppi burocratici» ha detto.
Ringraziamenti anche dalla presidente del Consorzio Erbaluce e Carema, Caterina Andorno, che ha chiarito: «Contenta per la collaborazione con i Consorzi Barbera e Baraggia. È un treno che non potevamo farci sfuggire».
Sono intervenuti anche Bruno Violato, dell’associazione ristoratori e albergatori astigiani: «Siamo onorati di ospitare questa manifestazione che è occasione di confronto tra cucine straniere e italiana»; e Emanuele Goio, produttore di riso e socio del Consorzio di Baraggia, unica dop risicola in Europa: «Valorizzare il nostro prodotto non è facile. Bisogna educare i cuochi e i consumatori. Troppa confusione sul riso. Questa manifestazione e l’alleanza con il vino ci aiuta».
I cuochi, appunto. Le info, i nomi e gli orari potete trovarli cliccando qui. In breve possiamo dire che ci saranno grandi nomi della Cucina del Nord Europa, quelli, per intenderci, che hanno stravinto il Bocuse d’Or, rassegna di alta cucina a cui l’Italia continua a partecipare da anni restando sempre fuori dal podio. «Noi italiani dobbiamo stare attenti – ha detto Taricco -. Siamo convinti di avere la cucina più buona del mondo, ma i cuochi stranieri, che adorano il nostro cibo e i nostri vini, studiano e si applicano e sperimentano e spesso ci superano in competizioni internazionali».
E questa è una cosa su cui riflettere, al netto delle polemiche di chi reputa il Bocuse d’Or una mera macchina da soldi e pubblicità o, al contrario, un evento a cui, nonostante tutto, l’Italia non può mancare, un po’ come il torneo di rugby “Sei Nazioni”.
Paragoni e riflessioni a parte questa prima edizione di Gastronomix si presenta non solo come rassegna di cibo e vino, vetrina di star dei fornelli nostrane e d’Oltreconfine, ma anche come la buona occasione di testare la reale voglia dei piemontesi di fare squadra al di là delle dichiarazioni a favore di taccuino.

Intanto, dalla nota ufficiale dell’organizzazione, ecco protagonisti e programma della manifestazione.

I PROTAGONISTI
Protagonisti dell’evento saranno i grandi vini del Canavese, del Monferrato e il Riso di Baraggia, unica varietà di riso italiana a vantare la denominazione di origine. L’Erbaluce di Caluso, grande bianco piemontese,  vino gastronomico e camaleontico per eccellenza capace di abbinarsi a piatti di cucine anche lontane culturalmente; il Carema,  il rosso del Cavanese  (al centro di un recente interesse internazionale per l’uva nebbiolo al di là della zona delle langhe) e i grandi rossi del Monferrato con la loro spiccata vocazione gastronomica (la Barbera d’Asti in primis, il Ruchè, il Grignolino, ma anche le Malvasie, l’Albarossa e l’Albugnano). I tanti professionisti wine&food provenienti dai diversi paesi europei saranno chiamati ad assaggiare le denominazioni piemontesi in abbinamento ai grandi prodotti food della regione.

Ci saranno nomi importanti come Christopher Haatuft, Chef norvegese fondatore della cucina neo-fjordica dell’esclusivo ristorante LYSVERKET di Bergen, circondato dai fiordi patrimonio UNESCO;  Marianne Lumb, pluripremiata chef inglese, primo posto Harden’s London Restaurant Award e Top Gastronomic Award, che nel suo ristorante a Notting Hill Londra ha soddisfatto star quali Sophie Ellis Bextor, Pink Floyd e Jude Law; la superstar della cucina danese Jeppe Foldager , Medaglia d’argento al Bocuse D’or,  Maximilian Kindel, già vincitore del premio San Pellegrino come miglior emergente nel 2018, ora Chef presso il Ristorante due Stelle Michelin FACIL nel cuore del quartiere storico di Berlino, Mitte; Gunnar Forssell, decano della cucina svedese,  medaglia d’oro presso l’Accademia di Gastronomia di Stoccolma conquistata per lo straordinario contributo alla diffusione della cucina made in Sweden in tutto il mondo. E ancora dalla Svezia, Karl Ljung, vincitore del premio Chef Of The Year, acclamato da pubblico e critica con il suo nuovo ristorante L’AVVENTURA.  L’ungherese Adam Pohner, del prestigioso ristorante KISTUCSOK, che si è distinto in patria guadagnandosi il diritto di rappresentare l’Ungheria alle finali europee del Bocuse D’or. Kristofer Josefsson, Chef acclamato dalla critica nordica, di casa presso il prestigioso WIHELM in Danimarca;  Parteciperà anche lo Chef Joe Barza, presentatore del programma televisivo Top Chef in Medio Oriente, Charlie Tayler, chef londinese di cui si è occupato recentemente il Financial Times, e promettenti sommeiler quali Priscilla Van der Voort, già Head sommelier del ristorante Wanterproef, presso il “Bund” di The Hague (Paesi Bassi), e ancora tanti chef, giornalisti e sommelier da Polonia, Spagna e Regno Unito.
All’appuntamento non mancheranno le stelle piemontesi ed italiane, come il Due Stelle Michelin piemontese Gian Piero Vivalda, gli stellati Walter Ferretto de “Il Cascinalenuovo”, che da anni porta avanti una tradizione gastronomica che sa coniugare la grande cucina piemontese, una grande carta di Barbera D’Asti e l’innovazione; Davide Palluda, Chef del ristorante “All’Enoteca” e fondatore del Laboratorio DP. E ancora Andrea Ribaldone, de “l’Osteria l’Arborina” definito da Guida de l’Espresso, “miglior performance dell’anno”. Gabriele Boffa, chef del Relais Sant’Uffizio a Penango, reduce da esperienze in Messico, Francia e Spagna; Arcangelo Dandini, leader riconosciuto della grande Nuova Cucina Romana che rivede i classici della tradizione del Lazio in chiave moderna. E ancora molti giornalisti internazionali del settore come Karsten Thurfjell, Penna D’Oro della Accademia Nazionale di Gastronomia in Svezia; Lars Bjerregaard firma di punta della rinomata rivista danese Gastromand, la francese Anne Reverdy redattrice di Panier de Saison, Bartek Kiezun food editor di KUKBUK e docente di cultura gastronomica italiana in Polonia, Eric Riewer, giornalista con collaborazioni, tra gli altri, con Le Monde, Le Revue du Vin de France e la rivista di enogastronomia Gault & Millau.

«Con Gastronomix si apre una pagina importante per i nostri produttori – commenta il direttore scientifico Ian D’Agata  – Se infatti il Progetto Vino di Collisioni ha consentito in questi anni l’arrivo sul territorio di centinaia e centinaia di altissimi professionisti del settore vino, negli anni Gastronomix farà lo stesso col food, consentendo una maggiore interazione dei nostri prodotti agricoli e vini d’eccellenza con i più quotati Chef a livello mondiale: appassionarli alla nostra tradizione è la chiave per far arrivare i nostri vini e i nostri prodotti sulle tavole che contano davvero, consentendo così la loro penetrazione nei mercati esteri”.

IL PROGRAMMA
Gastronomix si aprirà il 18 febbraio a Ivrea,  con due giornate dedicate alle denominazioni vinicole del Canavese e al Riso di Baraggia. Sotto la guida di Ian D’Agata, i professionisti potranno approfondire la loro conoscenza dei grandi vini del Canavese in una giornata di masterclass, seminari e degustazioni tenute dal pluri-premiato autore di Native Wine Grapes of Italy, che in estate farà uscire in tutto il mondo la sua nuova grande fatica letteraria: Italy’s Native Wine Grape Terroirs (sempre per la University of California Press) in cui un intero capitolo viene dedicato al terroir dell’Erbaluce (la prima pubblicazione universitaria approfondita su questo argomento in lingua inglese in un libro a a carattere altamente divulgativo e di larga diffusione) e si concentrerà sulla caratteristica versalità del vitigno Erbaluce capace di  dare non solo grandi vini bianchi, ma anche spumanti Metodo Classico e vini dolci ottenuti con tecnica di appassimento.

I partecipanti potranno inoltre degustare alcuni piatti tipici della tradizione canavesana in abbinamento ai vini in occasione della serata di gala il cui menù è firmato da Mariangela Susigan, chef stellato del Ristorante Gardenia di Caluso, in collaborazione con Luciano Tabozzi chef del ristorante al Cantun Del Lago a Candia nel quale si terrà l’evento.  Il giorno seguente sarà di scena il Riso di Baraggia, l’unica Dop italiana del riso, che nasce in un territorio unico per ecosistema e terroir nelle provincie di Biella e Vercelli, con seminari per raccontare le diverse varietà di riso Arborio, Carnaroli e S.Andrea  e le loro caratteristiche, gli usi in cucina e i relativi abbinamenti, a cura del Consorzio di Tutela della DOP Riso di Baraggia biellese e vercellese.

Il 20 e il 21 di febbraio l’appuntamento si sposterà nel Monferrato. Qui il programma prevede due giornate  di tavole rotonde e think-tank dove chef, sommelier e giornalisti food&wine avranno l’occasione di presentare il proprio percorso e il proprio lavoro e di scoprire i grandi vini del Monferrato e del Canavese in abbinamento ai grandi prodotti piemontesi, che si terranno presso la suggestiva location del Castello di Costigliole d’Asti, sede del consorzio.  La sera l’evento si sposterà in alcuni locali storici di Asti, grazie alla partnership con L’Associazione Ristoratori e Albergatori Astigiani, per proseguire con attività di educational e Cooking-lab, che vedranno chef del territorio cimentarsi in lezioni e tavole rotonde con gli chef internazionali presso l’Enoteca La Buta e la adiacente Osteria il Podestà. Al centro dei labortori, delle masterclass e delle cene i grandi vini del Monferrato, con la loro altissima vocazione gastronomica, e la loro versatilità in tavola, dalla padrona di casa, la Barbera d’Asti, al Grignolino, il Ruchè, l’Albarossa, ma anche l’Albugnano le Malvasie, vini capaci di dialogare con tradizioni gastronomiche anche lontane da quella italiana, come dimostra il loro successo nel mondo.

Infine, nelle serate di venerdì 22 e sabato 23 febbraio, sono previste due cene tematiche aperte al pubblico su prenotazione. Venerdì 22 febbraio presso il ristorante L’Angolo del Beato nel centro della città di Asti, Gunnar Forssell, il decano della cucina nordica, e già Chef of the Year nel 2014, presenterà una cena tradizionale svedese in abbinamento ai grandi vini del Monferrato e del Canavese (costo della cena 60 euro). Mentre Sabato 23 sarà di scena al ristorante stellato Ca’ Vittoria di Tigliole d’Asti, lo Chef inglese Charlie Tayler, di cui ha avuto modo di occuparsi recentemente anche il Financial Times, ora all’esclusivo Ristorante Alyn Williams nel cuore del ricco quartiere di Mayfair a Londra (costo della cena 65 euro). Il prezzo sarà comprensivo di vini grazie alla collaborazione con Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e Consorzio Vini DOCG Caluso, Carema e Canavese. Info e prenotazioni: gastronomix@outolook.it

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)     

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