Anche il sistema delle Enoteca regionali in Piemonte, è stato travolto dalla pandemia.
Un anno fa ci sono state le prime chiusure per il virus che hanno portato a un vero stop delle attività di vendita/acquisto in presenza in queste strutture che, dove operano, non solo rappresentano un punto di riferimento per produttori e le filiere del vino, ma sono anche ambasciatrici dei luoghi più suggestivi e belli delle aree vitivinicole con evidenti ricadute su quel turismo del vino che oggi è cristallizzato dall’emergenza Covid.
Ci sono, tuttavia, strutture che, attraverso il web e i social, hanno dato seguito ad attività di promozione e valorizzazione, in linea con la propria missione che non si riduce alla mera vendita di vino.
È il caso, ad esempio, dell’Enoteca regionale di Grinzane Cavour, un gioiello incastonato nelle Langhe albesi ospitata, insieme a un museo, un ristorante, sale didattiche e sedi di associazioni territoriali, nelle sale di uno dei castelli meglio conservati del Piemonte.
Roberto Bodrito, sindaco di Cortemilia (centro agricolo langarolo che è la capitale della nocciola Igp Piemonte) ne è il presidente e a SdP ha tracciato una sintesi dell’anno di pandemia passato e la prospettiva di un 2021 che non si presenta meno complicato.
«Il 2019 – ha detto – ci aveva fatto segnare x un record di visite. Oltre cinquantamila i turisti che erano saliti al Castello di Grinzane e il numero era destinato a salire. Poi la pandemia ha bloccato tutto e abbiamo dovuto chiudere i battenti».
I progetti, però, non si sono fermati e dopo un anno di stop forzato oggi Bodrito annuncia i progetti dell’Enoteca regionale nell’anno del 160° anniversario della dichiarazione dell’Unità d’Italia che ebbe in Camillo Bento Conte di Cavour uno dei protagonisti indiscussi.
«Con la collaborazione della città di Santena, dove si trova il Castello di Cavour, del Museo del Risorgimento di Torino e dell’Ente Turismo, abbiamo predisposto un pacchetto visite che potrà essere operativo quando le disposizioni sanitarie consentiranno i viaggi. È un nostro segnale forte al territorio e al pubblico».
Bodrito ha quindi parlato del progetto di un museo open air che dovrebbe coinvolgere proprio le vigne attorno al Castello di Grinzane: «Sarà un percorso museale a cielo aperto per raccontare i lavori agricoli in vigna attraverso attrezzature recuperate e un’adeguata segnaletica che illustreranno l’opera de vignaioli. La speranza è di renderlo operativo già quest’anno».
fi.l.
Enoteche e Covid. Al Castello di Grinzane si guarda al futuro nel nome di Cavour, dell’Unità d’Italia e della vigna
inserito il 24 Marzo 2021Lascia un Commento
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