L’eno-gaffe della Fiat, azienda che predica il made in Italy e poi fa réclame a vini argentini snobbando quelli italiani, è sbeffeggiata anche su Facebook. Dopo le feroci critiche dei blogger e dei siti, innescati dalla segnalazione di Sdp, e ripresi anche dai quotidiani, per il carosello diretto dal regista Gabriele Muccino, sono arrivati pure gli sberleffi dei socialnetowork.
È il caso della pagina attiva da alcuni giorni e intitolata “Christopher Lambert che fa il vino con il Doblò Cargo” che ha già totalizzato una sessantina di fans e una serie di annotazioni e interventi che definire al vetriolo è poco.
«Lambert vi regala una mezza bottiglia di Piedra Negra, se superiamo un miliardo di visitatori!» dice tra lo speranzoso e il satirico un visitatore; «da quando ho visto la pubblicità apro sempre le casse di vino con la spada» ironizza un altro; «”Ciao! Sono Chistopher Lambert e anche io, quando non decapito i miei dipendenti Highlanders, faccio gli spot pubblicitari assieme a Muffino!”» dichiara sarcastico un terzo visitatore della pagina.
Insomma una valanga di sane risate per seppellire una réclame discutibile che è piaciuta a nessuno.
Qualcuno dirà che stiamo “balbettando” su una vicenda che rischia di diventare un tormentone stucchevole. Sbagliato. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: il fatto che un’azienda così importante per l’economia del Paese, che tanto spesso è stata supportata dai Governi attraverso incentivi e ammortizzatori sociali, che viene indicata come esempio del made in Italy vincente, e che poi si dimentica di fare squadra in nome di un globalismo inutile quanto ridicolo, ebbene questo fatto va segnalato con tutta l’evidenza possibile.
E tanto per non smentirsi, domenica 25 aprile 2010, a pag. 11, il quotidiano La Stampa, giornale torinese di Casa Agnelli legato al gruppo Fiat, nell’ambito di un lungo servizio dedicato all’Expo di Shangai che apre il primo maggio, presentando l’area dedicata all’Italia così ha titolato: «Ferrari. vino e moda, il made in Italy insegna la dolce vita».
Chissà se nello stand proietteranno anche lo spot Doblò. Così, tanto per insegnare la dolce vita. Magari in spagnolo tra un sorso e l’altro di Malbech e davanti ad un piatto di asado.
Filippo Larganà (info@saporidelpiemonte.it)