Prefazione: Giancarlo Roversi; trascrizione del testo, introduzione e note: Bruno Armanno Armanni; postfazione: Vittorio Ubertone; addendum – B. A. A.; appendice: Niccola Gabiani – Lettere a mamma Margherita dalla Corte Sabauda; complemento: Pierfederico Gariglio – La morte del Maître Pâtissier et Confiseur Royal Teofilo Barla.
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Il Ricettario stampato da Arnaldo Forni Editore
Nell’ottobre del 2011 avevamo dato notizia che la casa editrice Forni di Bologna, specializzata in ristampe anastatiche, aveva pubblicato un libro di ricette di cucina di cui si erano perse le tracce: quello dell’astigiano Teofilo Barla, stampato a Torino nel 1854.
Cuoco e maestro pasticciere di corte, pubblicò a sue spese il volume nello stesso anno in cui l’amico Giovanni Vialardi diede alle stampe il suo Trattato di cucina, Pasticceria moderna, Credenza e relativa Confettureria, ma se quest’ultimo ebbe un enorme successo, altrettanto non si può dire per quello di Barla che fu addirittura osteggiato dal re Vittorio Emanuele II.
A seguito della ristampa de Il Confetturiere, l’Alchimista, il Cuciniere piemontese di Real Casa Savoia, in questi anni sono apparse sul web numerose citazioni del volume, presentato in alcune trasmissioni radiofoniche e televisive e recensito da organi di informazione sia cartacei, sia on line; è presente anche in alcune biblioteche nazionali (cfr. http://id.sbn.it/bid/BVE0558754).
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