Degustazione. L’Asti Secco docg al suo primo assaggio alla cieca. Organizza un moscatista. Intanto il Consorzio…

inserito il 30 Ottobre 2017

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Dopo la prima uscita di questa estate a Good Wine di Neviglie (rassegna organizzata da Roberto Sarotto, sindaco del paese e produttore vitivinicolo), ecco l’Asti secco docg alla prova del nove: una degustazione alla cieca. L’appuntamento è per il 12 novembre all’agriturismo Ai Ciuvin di Castiglione Tinella, condotto da un giovane moscatista doc, Simone Cerruti, uno che, insieme ad lattri colleghi, da tempo ha acceso i riflettori sulla realtà del moscato a tutto pasto e in varianti non solo dolci. Cerruti ha creato un evento su Facebook. Cliccate qui.
Partecipare a quello che a tutti gli effetti è il primo banco d’assaggio alla cieca dell’Asti Secco docg costa 15 euro a persona. La prenotazione è richiesta allo 0141/855364.
Con gli “stuzzichini” di casa Aiu Ciuvin (Cerruti oltre che vignaiolo e produttore di vini è anche un ottimo cuoco) saranno serviti gli Asti Secco docg di varie aziende del territorio che già sono in commercio. Cerruti ne dà una lista provvisoria, «Se ne aggiungeranno altri» avverte, anche perché alcuni produttori stanno imbottigliano proprio in questi giorni.
Ecco, dunque, le etichette che già di sicuro saranno in assaggio: Arione Spa, Soria Matteo, Bosio Vini, Fontanafredda, Toso, Santero, Duchessa Lia, Araldica, Sant’Orsola,Tosti, Roberto Sarotto.

Simone Cerruti (Ai Ciuvin)

Simone Cerruti (Ai Ciuvin)

Qualche chiarimento tecnico relativo alla serata, scrive su Facebook Simone Cerruti presentando l’evento del 12 novembre: «La degustazione sarà alla cieca e le bottiglie verranno scoperte verso le ore 20:00. Potrete confrontare e valutare le varie etichette prendendo nota su appositi moduli che vi forniremo. Si tratta di un’apericena con degustazione illimitata e buffet con i nostri stuzzichini ed un piatto caldo».
Insomma per gli eno curiosi un’occasione da non perdere per scoprire un vino che sta facendo parlare molto e che sta suscitando grandi attese non solo in Piemonte.
Attese che, però, vanno supportate perché al di là dei confini piemontesi (mondo del Prosecco a parte per ovvi motivi di competizione) l’Asti Secco docg non è che sia così conosciuto. Sembra che si stia muovendo il Consorzio che per metà novembre dovrebbe organizzare una presentazione ufficiale in quel di Canelli e, a seguire, altre più modaiole a Milano e Roma. Insomma se son bollicine è meglio farle conoscere e assaggiare a più gente possibile.

fi.la.

3 Commenti Aggiungi un tuo commento.

  1. Simone cerruti 6 Novembre 2017 at 12:09 -

    Che tristezza certe polemiche…

  2. filippo 30 Ottobre 2017 at 15:07 -

    L’accusa di avere ignorato deliberatamente e “in modo artefatto” la “prova dell’otto di Calosso” in tema di Asti Secco in primo luogo mi fa sorridere e in seconda battuta non le fa onore, dott. Ugonia. La sapevo un polemista acuto e a suo modo intelligente. Mi sbagliavo. Ne prendo atto. Per il resto se avessi saputo di questa “prova dell’otto” ne avrei dato notizia, come faccio sempre quando vengo informato. Un comportamento che mi viene dal fatto che io, come giornalista professionista, sono abituato a rispettare una cosa che si chiama deontologia. P.S.: questa discussione su sdp, assolutamente inifluente per il tema trattato e le persone coinvolte, finisce qui. Ho approvato il commento del dott. Ugonia solo per evitare che, come ha fatto in passato, egli lamentasse il fatto che non gli sia riconosciuto il diritto a esprimere il suo pensiero. Qui, con il mio benestare e quello della redazione e editori di SdP, egli lo ha fatto in modo chiaro anche se contestabile e a mio modo di vedere inutilmente pretestuoso. Se ora il dott. Ugonia vuole continuare a parlare con me di come faccio il mio lavoro può farlo telefonandomi allo 3394730069 senza tediare oltre i lettori di questo blog che hanno cose ben più interessanti da leggere. Grazie.

  3. Giuseppe Ugonia 30 Ottobre 2017 at 14:43 -

    Tra la prima uscita di quest’estate a Good Wine di Nevigle e questa “prova del nove ” che sta pare essere avviata c’è stata la “prova dell’otto” con la degustazione di Asti secco messa in atto a Calosso durante la recente Fiera del Rapulé in cui il nuovo prodotto è stato presentato a circa 15.000 visitatori nei tre giorni della Fiera. Ma figurati se Filippo Larganà non sceglieva in modo artefatto e deliberato di omettere quest’informazione.

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