Dal Forum Nazionale Agriturist di Asti le prospettive dell’accoglienza pre e post Expo 2015 del turismo 3.0

inserito il 28 Marzo 2014
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Da sinistra Mario Benedetto (comunicazione Confagricoltura), Mario Guidi, Cosimo Melacca, Dimitri Tasso, Pier Luigi Celli e Raffaele Maiorano (ph. Vittorio Ubertone)

Il riconoscimento dello Stato, con la medaglia della Presidenza della Repubblica; un dibattito che ha evidenziato luci ed ombre del comparto; storie positive di giovani imprenditori e la determinazione di sviluppare nuovi orizzonti di lavoro con spirito di rete e innovazione. Ha dato molti spunti di riflessione il Forum Nazionale di Agriturist, prima associazione di agriturismo nata nel 1965 e che raggruppa oltre 1400 strutture, che si è svolto nell’Astigiano dal 25 al 27 marzo, organizzato da Agriturist Piemonte e Confagricoltura Asti in collaborazione con le associazioni nazionali e regionali.

Tra i relatori della giornata di chiusura, giovedì alla Tenuta di Montemagno, oltre al presidente nazionale di Agriturist, Cosimo Melacca, quello di Confagricoltura, Mario Guidi con il direttore generale, Luigi Mastrobuono; Raffaele Maiorano che guida l’Anga, l’associazione dei giovani agricoltori di Confagricoltura, e il presidente dell’Enit, l’ente nazionale del turismo, Pier Luigi Celli.

Proprio Celli, manager di lungo corso a capo di molte e importanti aziende pubbliche e private, ha dato il senso della giornata descrivendo un settore turistico italiano da ristrutturare, in ritardo su molte cose, che ha bisogno di sinergie virtuose, al suo interno e all’esterno, ma che ha potenzialità illimitate e eccellenze riconosciute nel mondo. «Dobbiamo prenderne coscienza e riscoprire l’orgoglio italiano, un concetto non astratto che aiuterebbe a uscire dalla crisi e a lavorare meglio, anche in vista dell’Expo 2015 di Milano che richiamerà in Italia milioni di stranieri che guardano all’Italia come un Pese unico al mondo» ha detto.

Maiorano ha parlano del ruolo dei giovani, portatori di un rinnovamento che parte dagli strumenti, come il web, ma che arriva allo spirito dell’agriturismo e dell’agricoltura quello del rispetto dell’ambiente e della voglia di fare impresa verde che genera reddito e qualità della vita.

Mario Guidi ha ribadito l’importanza strategica della collaborazione tra Confagricoltura e Agriturist, «Perché – ha ribadito – siamo tessere dello stesso mosaico fatto di persone che amano la terra e lavorano e vivono per essa con passione, dedizione e professionalità. E perché – ha aggiunto – dobbiamo prepararci alla importante vetrina dell’Expo 2015 di Milano, ma anche al suo “dopo” in un quadro di prospettiva di lavoro che deve tendere al massimo risultato».

Interessanti le storie di Emanuele Savona e Alessandra Cecere, giovani titolari di imprese agrituristiche e agricole nel Sud Italia, «Dove chi crede nei valori della legalità e della terra può fare impresa al meglio» hanno detto.

Il direttore Luigi Mastrobuono ha parlato dell’importanza di fare rete tra gli agricoltori e dei servizi digitali che sempre di più caratterizzano la professione della terra.

Tra gli interventi quelli di Dimitri Tasso, sindaco di Montiglio Monferrato nell’Astigiano e consigliere nazionale dell’Anci che ha parlato della burocrazia assurda e delle necessità di applicare le regole con buon senso. È intervenuto anche il prefetto di Asti, Pier Luigi Faloni che ha sottolineato l’esigenza di collaborare con le prefetture e le istituzioni per il bene del territorio. Tra il pubblico dei delegati c’erano anche esponenti del mondo istituzionale piemontese, come l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto.

Il viceministro alle Politiche agricole, Andrea Olivero, impossibilitato a partecipare al Forum, ha inviato un videomessaggio in cui ha rimarcato i valori di accoglienza famigliare propri dell’agriturismo.

Infine il presidente Guidi ha consegnato a Cosimo Melacca la medaglia della Presidenza della Repubblica al Forum Agriturist, «in riconoscimento dei valori di ospitalità, di tutela dell’ambiente e dell’impegno imprenditoriale delle strutture agrituristiche».

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)

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