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Dai Consorzi. Verso Vinitaly 2025. Piemonte Land of Wine alla Fiera del vino di Verona, tra voglia di sviluppo, prudenza per gli scenari mondiali e il progetto di un grande brand “Piemonte”

Vinitaly di Verona, dal 6 al 9 aprile, segna la sua 57ª edizione. Piemonte Land of Wine, il super consorzio che raggruppa tutti i Consorzi vitivinicoli piemontesi, sarà all’appuntamento con la consueta area all’interno del Padiglione 10 riservato al Piemonte e gestito insieme alla Regione Piemonte.

Saranno 108 le aziende vitivinicole che, attraverso l’area comune, parteciperanno alla Fiera veronese sotto l’ombrello di Piemonte Land.

Spiega la direttrice del consorzio, Anna Errico: «Saranno rappresentate tutte le aree vitivinicole piemontesi e tutte le tipologie, dai vini fermi agli spumanti, da quelli dolci ai secchi». L’area convegni è stata modificata: «Per essere maggiormente inclusiva rispetto all’area espositiva circostante».

Fuori dal Padiglione 10 ci sarà, come nelle scorse edizioni, il “Ristorante Piemonte” con la conduzione dello chef Massimo Camia che proporrà menù tipici piemontesi in abbinamento ai vini del Piemonte. Accanto un’isola dedicata alla bollicine e gestita dal Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti.

In tema di convegni e forum da segnalare la presentazione nell’area Piemonte Land del nuovo brand “Piemonte is – Eccellenza Piemonte” lanciato dall’assessorato Agricoltura Cibo e Commercio della Regione Piemonte (assessore Paolo Bongioanni). L’iniziativa valorizza la filiera dei prodotti piemontesi e nasce dalla necessità di far riconoscere le eccellenze della produzione e la capacità imprenditoriale non percepita a livello internazionale. Il logo sarà il simbolo di riconoscimento dei prodotti piemontesi dai vini, ai formaggi, al riso, alle carni, alle nocciole e molti altri.

Nell’area Regione Piemonte/Piemonte Land of Wine troveranno ospitalità, come ogni anno, anche i Consorzi del Vermouth di Torino e quello della Grappa del Piemonte insieme ad altre realtà come il Politecnico di Torino con le sue innovazioni in ambito viticolo e alcuni enti e associazioni che si occupano di turismo, da VisitPiemonte ai Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato all’agenzia di incoming LMR Langhe-Monferrato-Roero.

Per Francesco Monchiero (foto), presidente di Piemonte Land, il Vinitaly 2025 sarà l’occasione non solo per rimarcare che il Piemonte del vino vuole parlare con una voce sola, ma anche che serve una strategia comune davanti a un softpower italiano, di cui la filiera del vino fa parte a pieno titolo, che diventa sempre più strategico a livello mondiale. Dice: «Intanto c’è da sperare che i dazi non saranno più un problema di cui preoccuparci. Certo non dobbiamo temere di confrontarci con situazioni geopolitiche in cambiamento continuo. E per farlo nel migliore dei modi dobbiamo preparaci a costruire strategie comuni, tra aree del vino, ma anche tra fiere agroalimentari e, più in generale con tutto il sistema Italia». Monchiero annuncia anche una novità a cui Piemonte Land intende lavorare con tutti i Consorzi associati: inserire il brand “Piemonte” sulle etichette dei vini doc e docg piemontesi. Spiega: «L’idea nasce dalla consapevolezza di come il Piemonte sia percepito, a livello mondiale, come garanzia di vini di altissima qualità. Dunque perché non offrire questo straordinario “ombrello” a tutte le denominazioni vinicole del Piemonte, conosciute o meno conosciute? Secondo noi sarebbe un grande risultato non solo di unione, ma anche di comunicazione di marketing del territorio a livello globale». Monchiero, tuttavia, non nasconde che si tratterà di un percorso lungo e tortuoso, fatto di burocrazia e mediazioni. «Ma se alla fine arriveremo al risultato, come è già successo per grandi aree vinicole estere come quelle francesi, allora daremo un grande valore aggiunto ai nostri vini» sostiene.       

Sulla stessa lunghezza d’onda anche i due vicepresidenti di Piemonte Land, Stefano Ricagno, presidente del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti, la più antica denominazione spumantistica d’Italia, e Andrea Fontana, presidente del Consorzio Nebbioli dell’Alto Piemonte.

Stefano Ricagno (foto) conferma la linea di unità di Piemonte Land rappresentata dalla presenza al Vinitaly, in un asola area, di tutte le zone vitivinicole piemontesi: «E un segnale importante, di maturità e di un comune sentire le responsabilità e i progetti che ci toccano come produttori vitivinicoli di una delle regioni più vinicole del mondo».

Andrea Fontana (foto) sottolinea come il nuovo corso di Piemonte Land abbia messo tutte le denominazioni sullo stesso piano. «È il modo più corretto per far crescere tutti» dice e ammette: «Non è facile far comprendere alla base dei viticoltori i programmi a lungo termine del Consorzio, ma è importante che si parli e ci si confronti. Il futuro del vino piemontese si costruisce così».

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