A pochi giorni dal Vinitaly 2024, la più importante fiera internazionale del vino in Italia che si svolgerà dal 14 al 17 aprile a Verona, il Brachetto diventa il “Vitigno dell’anno 2024”, nominato dall’Assessorato Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca della Regione Piemonte, nell’ambito di un’iniziativa che da alcuni anni punta a valorizzare e raccontare i vitigni autoctoni del Piemonte al grande pubblico.
Al Vinitaly ci sarà il passaggio di testimone ufficiale tra l’Erbaluce Vitigno dell’anno 2023 e il Brachetto, Vitigno dell’anno 2024. L’appuntamento è per domenica 14 aprile, alle 14, al Padiglione 10 dove ci sarà l’Area Piemonte, lo spazio dedicato alla Regione Piemonte, gestito da Piemonte Land of Wine e dove ci saranno i Consorzi di Tutela, oltre un centinaio di aziende vitivinicole e altre trenta che avranno i loro vini nel banco d’assaggio.
Soddisfazione ampia da parte di Paolo Ricagno, presidente del Consorzio Vini d’Acqui che tutela il Brachetto d’Acqui docg e altri vini da uve brachetto come l’Acqui docg e l’Acqui docg Rosé. «Quello della Regione Piemonte è un riconoscimento importante a un vitigno che ha dato molto e che ancora ha molte cose da dire. Cedo sia importante – ha detto Ricagno – che ora si pensi al futuro di una denominazione storica e importante che contribuisce in modo determinante al patrimonio viticolo e vinicolo del Piemonte».
«Mi fa immenso piacere sostenere questo vitigno per un territorio altamente vocato per i vini aromatici – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa – Il brachetto – ha aggiunto – è un vitigno con caratteristiche uniche nel suo genere che merita di essere valorizzato e considerato a livello nazionale e internazionale per la sua unicità. Produttori e Consorzio di Tutela sono tutti coinvolti in questa opportunità di promozione che vede le aziende agricole quali protagoniste di questo riconoscimento».
Il progetto Vitigno dell’anno mira a focalizzare l’attenzione su quelle produzioni di qualità certificate che caratterizzano profondamente interi territori e che pur presentando elevate qualità intrinseche del prodotto e potenzialità competitive sui mercati internazionali necessitano di specifiche azioni di valorizzazione sul territorio da parte della Regione, l’attenzione su tale vitigno durerà per tutto il 2024 accompagnando l’assessorato Agricoltura e Cibo in tutti i sui eventi.
Il Consorzio Vini d’Acqui si è già attivato per promuovere i vini a base di uva brachetto con varie iniziative e progetti.
Intanto a Vinitaly 2024, nell’area Piemonte gestita da Piemonte Land, il consorzio che riunisce i Consorzi vitivinicoli piemontesi, di concerto con la Regione Piemonte, proprio in virtù della proclamazione a vitigno dell’anno, tutti i brindisi ufficiali saranno a base di vini da uve brachetto, dal Brachetto d’Acqui docg all’Acqui docg Rosé all’Acqui docg.
Inoltre è già stata annunciata l’apertura di un negozio dedicato al Brachetto ad Acqui Terme e collaborazioni dirette e con aziende consorziate a manifestazioni di territorio come “Brinda con Noi! Degustazioni in Centro”, evento previsto per il 27 aprile che celebra la nomina di Acqui Terme a Città Europea del Vino 2024 e punta a valorizzare il vino del territorio acquese e le sue eccellenze enogastronomiche.
C’è poi il Giro d’Italia di ciclismo che farà tappa ad Acqui Terme il 7 maggio con il suo seguito di atleti, squadre, appassionati e tifosi che potranno degustare vini e prodotti del territorio.
Senza dimenticare l’Acqui Wine Days di agosto, ormai annuale festa dedicata ai vini acquesi e alle denominazioni della sua area con il Brachetto d’Acqui e i vini a base brachetto in prima fila, ma anche il Moscato d’Asti e l’Asti Spumante che nell’acquese, in quanto terra di vitigni aromatici, trovano una patria di prima grandezza.
Infine il 21 settembre, proveniente dalla stazione di Torino Porta Nuova, farà tappa ad Acqui Terme TrEno LMR, il treno storico dedicato ai vini e ai prodotti tipici piemontesi di Langhe, Monferrato e Roero. Fermandosi nello scalo ferroviario acquese TrEno permetterà a turisti e appassionati di visitare palazzi e musei locali e, insieme, degustare il Brachetto d’Acqui e gli altri vini del territorio insieme a prodotti e ricette tipiche.
Commenta Paolo Ricagno: «L’indicazione regionale del Brachetto vitigno dell’anno è un’occasione non solo per valorizzare e promuovere i nostri vini, ma anche per riprendere consapevolezza dei loro valori culturali e sociali, insieme a quelli commerciali, che ne determinano il successo in Italia e all’estero»